2 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
Biella

«Il dottor Zaramella è regolarmente in servizio in ospedale»

Comunicato stampa dell'Azienda sanitaria locale: nessuna notizia di provvedimenti da parte della magistratura

BIELLA - L'ufficio stampa dell'Azienda sanitaria replica ad un articolo pubblicato oggi sull'edizione biellese de La Stampa, nel quale viene citata un'inchiesta della magistratura sul dottor Zaramella per fatti avvenuti nel reparto di urologia dove è primario. Di seguito il documento dell'Asl.

LA NOTIZIA - Le indagini coinvolgono il reparto di urologia, il cui primario, Stefano Zaramella, sarebbe accusato di omicidio colposo per la morte di due pazienti a seguito di interventi chirurgici. Secondo una ricostruzione dei periti, l'esito negativo sarebbe stato causato da una valutazione sbagliata e poi un errore grave. E ancora: ci sarebbe pure l’aggravante del tentativo di correggere la situazione modificando il referto dell’operazione, motivo per cui ci sarebbe anche l’accusa di falso. 

TESTO - «In merito alla vicenda segnalata riguardante il primario di urologia dott. Zaramella l’Asl di Biella precisa che ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione di provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria ; non vi è stata alcuna sospensione e al momento il dott. Zaramella risulta regolarmente in servizio. Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e come sempre siamo a disposizione per eventuali necessità. Come Asl gli unici aspetti su cui possiamo entrare in merito sono quelli gestionali e allo stato dei fatti nel periodo di attività del dott. Zaramella - pur in un contesto complessivo di ricoveri per acuti in calo (dato in linea con quanto accade nel resto d’Italia) - vi è stata una netta riduzione della mobilità passiva e un incremento della percentuale di pazienti provenienti da fuori provincia che hanno scelto Biella per curarsi. Scelte dettate dall’introduzione di tecniche innovative moderne e poco invasive, non utilizzate in precedenza. Come azienda non abbiamo ricevuto segnalazioni di irregolarità o criticità da parte di rappresentanti locali dei Cinque stelle. Siamo comunque come sempre disponibili al dialogo e al confronto».