23 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Cronaca dal Biellese

Omicidio di Valle Mosso: a marzo il processo

La vittima, Pietro Bello, era stato trovato morto nella soffitta del 39enne Cristian Angileri

BIELLA - Comparirà il 14 marzo del 2018, davanti al tribunale di Biella, Cristian Angileri, il 39enne netturbino di Valle Mosso accusato dell'omicidio di Pietro Bello, giostraio di Magenta. Quest'ultimo era sparito dalla sua abitazione la scorsa primavera, dopo aver detto alla moglie che andava a fare un giro in auto. La sua meta, come scoprirono in seguito i carabinieri, dopo che il caso era approdato anche alla trasmissione "Chi l'ha visto", era stata il Biellese. In diversi, nella piccola comunità di montagna, si ricordarono dopo il rinvenimento del cadavere nella soffitta di Angileri, di averli visti insieme in pizzeria piuttosto che a sorseggiare un caffè al bar. Cosa sia accaduto, realmente, nella casa del 39enne, resta ancora un mistero. L'unica certezza è che la vittima venne ritrovata con polsi e mani legati, avvolta nel cellophane. Da allora, era il 5 maggio, Cristian Angileri si trova in carcere, accusato di omicidio preterintenzionale e il processo si terrà con rito abbreviato. Il caso, sin dalle prime battute, era apparso particolarmente delicato, per un possibile legame, di natura sessuale, che poteva esserci stato tra i due uomini.