Carcere: ancora un agente aggredito da un detenuto
Le organizzazioni sindacali protestano e chiedono l'avvicendamento dei vertici della casa circondariale: sott'accusa anche la questione della mensa
BIELLA - Ancora un agente della Polizia penitenziaria, in forza al carcere di Biella, finito in ospedale dopo essere stato aggredito da un detenuto. L'episodio è avvenuto lo scorso 2 settembre. Al termine dell'ora d'aria un 35enne recluso, di origini magrebine, si è rifiutato di rientrare in cella. Ai poliziotti, che cercavano di farlo ragionare, ha detto che soffriva d'asma e dentro non poteva respirare, perciò voleva restare nel "passeggio" più ampio. Ma non basta. Subito dopo ha chiesto di essere accompagnato in infermeria. Voleva un'ulteriore dose di metadone. Alla risposta negativa del personale sanitario, ha iniziato a dare in escandescenze, a sbaracciare, finendo per colpire un agente della Polpen, che è dovuto ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso di Ponderano. «Quanto sta accadendo a Biella è inconcepibile - commentano in una nota congiunta i rappresentanti locali delle sigle sindacali Sappe, Osapp, Sinappe e Uspp - il personale è esausto e si chiede cosa aspetti l'amministrazione a intervenire. La situazione è grave e urge, a questo punto, l'avvicendamento dei vertici. Per questo stiamo organizzando un sit in non solo davanti alla Casa Circondariale, ma anche alla Prefettura».Nei giorni scorsi, inoltre, proteste per alcuni problemi nel servizio mense: di carattere igienico sanitario e di celerità dei turni.
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