3 maggio 2024
Aggiornato 03:00
Cronaca

Delitto Preti: Fricano a processo dopo perizia psichiatrica

I difensori del giovane sceglieranno il rito abbreviato. Secondo la ricostruzione dei Ris avrebbe colpito Erika alla gola con due coltelli diversi. Intanto il villino in Sardegna è stato dissequestrato

BIELLA - Rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica. Intendono affrontare così, secondo le cronache sarde, l'iter giudiziario i difensori di Dimitri Fricano, il 30enne biellese reo dell'omicidio della fidanzata Erika Preti. Una scelta obbligata, vista la confessione resa dal giovane a oltre un mese dal delitto. Secondo la sua versione, lei l'avrebbe insultato per le briciole di pane lasciate sul tavolo della cucina e colpito con un fermacarte al capo, scatenando la reazione omicida. Diverso, invece, il quadro che emerge dai rilievi fatti dai Ris sulla scena del crimine, che racconterebbe un'altra storia.

INDAGINE - Al culmine del litigio, Fricano avrebbe afferrato Erika per i capelli e sbattuta contro i mobili, per poi accanirsi su di lei, sferrandole due coltellate alla gola. La prima con il coltello a lama seghettata usato per tagliare il pane e la seconda con un'altra arma bianca dalla lama affilata. E forse proprio con quest'ultima si sarebbe ferito per sostenere l'iniziale tesi della rapina finita nel sangue. Se così fosse, la posizione del 30enne, confessione o non confessione, si aggraverebbe ulteriormente. L'utilizzo di due coltelli poco collima con un eventuale raptus di follia. Intanto la villetta di San Teodoro, dove è stato commesso il crimine lo scorso 11 giugno, è stata dissequestrata.