Coach Carrea: «Niente alibi»
L'ammissione del tecnico rossoblù alla sconfitta contro Legnano: approccio alla gara sbagliato
BIELLA - Di seguito le dichiarazioni di coach Michele Carrea al termine di T.W.S. Legnano-Angelico Biella 90-85.
Energie finite
«Nell'ultimo quarto abbiamo un po' esaurito le energie. Da un punto di vista difensivo, con l'area chiusa abbiamo messo giocatori con i piedi per terra almeno sei volte, qualche volta abbiamo anche rinunciato ai tiri per andare a scontrarci. Questo da un punto di vista di approccio emotivo alla gara è sbagliatissimo, perché i tiri aperti vanno presi. Senza De Vico le scelte delle difese erano quelle di colassare l'area però i tiri aperti vanno presi: prendersi la responsabilità dei tiri quanto i tiri sono costruiti e aperti fa parte del nostro processo di crescita. Questo è sicuramente l'elemento più negativo, vedere i ragazzi che in un momento in cui bisognava prendersi una responsabilità in più hanno fatto palleggi o passaggi di troppo».
Niente alibi
«L'approccio alla gara è stato sbagliato. Non è il mio mestiere costruire alibi. Abbiamo avuto un approccio sbagliato e avevamo ampiamente preventivato questo pericolo. Come al solito faremo autocritica. Il motivo per cui la sensazione è che Legnano abbia fatto un'impresa, come ha detto lo speaker, è figlia del fatto che noi evidentemente abbiamo svolto un lavoro eccezionale. Questi ragazzi vogliono diventare migliori ogni giorno. Detto questo, abbiamo delle colpe, abbiamo commesso degli errori e come al solito ragioneremo in settimana su come correggerli. Giocare una partita difensiva a tutto campo per venticinque minuti è stato dispendioso, farlo con sette giocatori lo è stato ancora di più. Nell'ultimo quarto mi è dispiaciuto vedere giocatori rinunciare al tiro. Lì le energie erano finite, merito a Legnano di aver saputo creare quel gap e sfruttare il nostro approccio molto soft dal punto di vista della tensione e dell'energia».
Passo indietro
«Non parlo mai delle prestazioni dei singoli, dico solo che ci sono stati giocatori che hanno rinunciato a tirare, questo per me nel percorso di crescita che abbiamo seguito e che seguiamo è un passo indietro che devo evidenziare e correggere subito con durezza. I tiri aperti vanno presi, fa parte del mestiere».