19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Tessile

Apre Première Vision, biellesi in vetrina a Parigi

Tutto pronto per la presentazione delle collezioni P/E 2018, 625 i brand italiani in fiera. E anche sulla Tour Eiffel arriva l’ombra di Trump

BIELLA – Gli espositori biellesi, chiusi gli stand di Milano Unica venerdì scorso, si preparano ad aprire quelli di Première Vision. Da oggi partono i tre giorni della moda parigina, scanditi da 6 saloni espositivi distribuiti su 4 hall, per un totale di 5mila metri quadri di «fashion globale». Arrivano da tutto il mondo i 1.678 espositori di questa edizione, 47 i paesi rappresentati, tra i quali primeggia l’Italia con 625 brand in vetrina.

Il tessile biellese a Première Vision con le collezioni P/E 2018
La divisione Fabrics (affiancata al Salone da Yarns, Leather. Design, Accessories e Manufacturing) resta la più frequentata: ne fanno parte in tutto 771 espositori, di cui 37 di nuova acquisizione. Qui si trova anche la più ampia presenza biellese, un gruppo di tessutai d’alta gamma per i quali è ormai tradizione presentare le proprie collezioni alla platea più vasta tra quelle disponibili nelle fiere europee. I tre giorni di Première Vision segnano complessivamente un’affluenza di buyer e addetti al settore che supera le 55mila unità, con un tasso altissimo di stranieri, a settembre 2016 il 73% dei visitatori proveniva dall’estero, nella fattispecie da più di 120 paesi. In rassegna con le novità per la P/E 2017 F.lli Cerruti, Lanificio Campore, Luigi Colombo, Tessitura di Crevacuore, Egidio Ferla, Maglificio Maggia, Guabello e Marlane, F.lli Piacenza, Lanificio Piemontese, Reggiani, Lanificio di Sordevolo, Subalpino, Tessilbiella, Tessilstrona e F.lli Tallia di Delfino.

Incertezza anche tra oltralpe sul «fattore Trump»
In apertura Première Vision presenta in collaborazione con il French Fashion institute un resoconto sul contesto macro-economico attuale. L’analisi parte da dati relativi alla crescita globale del settore ed arriva ad una visione più circoscritta riguardante le situazioni dei singoli Paesi presenti al Salone. In via generale, nel 2017 si prevede una nuova ondata di crescita, dopo i rallentamenti segnati nel 2016. L’incognita Trump, di cui anche a Milano Unica si è parlato con sospetto, viene confermata dai numeri francesi. Nonostante annunci grandi investimenti in infrastrutture, la politica protezionista del nuovo presidente potrebbe portare con sé una leggera regressione. Su questo fronte gli imprenditori biellesi si sono già espressi dagli stand di Ideabiella, confermando come l’incertezza percepita sia reale, ma sottolineando per contro la forza di mercato della produzione d’alta gamma italiana, difficilmente reperibile dal mercato americano sia su piazza interna sia su altre piazze internazionali

Europa, nel 2017 l’economia viaggia «in folle»
L’euro zona crescerà ma di poco, in generale di meno rispetto al 2016. Secondo i numeri snocciolati da Première Vision si parla di un +1,6% in media, rispetto al +1,7% dello scorso anno. In pratica si viaggia quasi in folle. Il discorso vale soprattutto per la Germania e la Francia, mentre perderà un po’ di terreno la Spagna, sempre in positivo con un +2,4% rispetto, però, al 3,2% dello scorso anno. l’Italia continua a crescere, ma a passo più lento degli altri: +0,7 nel nuovo anno, +0,9 nel 2016.