28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
La sentenza

Cercarono di rubare in casa d'altri e fuggirono dalla polizia. Ora solo una lieve condanna

I fatti risalgono al maggio scorso. Accusa declassata da tentata rapina in tentato furto. Protagonisti tre giovani, due italiani e un rumeno assistiti dagli avvocati Alessandra Pizzarelli, Francesco Alosi e Marco Romanello.

BIELLA - Lo scorso 28 maggio avevano innescato un inseguimento con una volante della Polizia, dopo aver tentato di fare irruzione in una villa di Chiavazza. Adesso i tre banditi, V.L., 23 anni, N.M., 20, italiani, e K.B., 22enne rumeno, sono stati tutti condannati a 9 mesi di reclusione e 200 euro di multa, dal giudice Paola Rava. Una pena lieve, oltre che sospesa, anche in considerazione del fatto che l’accusa è stata derubricata da tentata rapina in tentato furto, visto che il terzetto non aveva usato violenza o minacce nei confronti del padrone di casa.

I fatti
Era l’alba quando i tre erano entrati in azione. Uno con il volto celato da un passamontagna e un secondo armato di pistola giocattolo, si erano avvicinati alla villa di proprietà di un anziano, con il terzo complice. Mentre stavano cercando di forzare una finestra, erano stati notati dai vicini di casa, che li avevano apostrofati chiedendo loro cosa ci facessero lì, per poi chiamare la Polizia. Vistisi scoperti, i malviventi si erano alla fuga a bordo di un’auto. A intercettarli, quasi subito, una volante, che li aveva inseguiti fino all’incrocio tra viale Carducci e via Marconi. Bloccati, erano stati portati in Questura in attesa della convalida dell’arresto, poi arrivata. A distanza di quasi quattro mesi, ora, la condanna. I tre erano assistiti dagli avvocati Alessandra Pizzarelli, Francesco Alosi e Marco Romanello.