20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Sanità

Asl Biella: a scuola con una fiaba per supportare un bimbo diabetico

Gli infermieri territoriali hanno avviato un percorso formativo per la classe e gli insegnanti di un bimbo di cinque anni affetto da diabete portatore di un microinfusore per l'insulina.

BIELLA - Hanno utilizzato i personaggi di una fiaba per spiegare ai più piccoli cos’è il diabete. Nel corso dell’anno scolastico appena concluso, gli infermieri territoriali dell’Asl di Biella sono entrati nella scuola dell’infanzia di Mongrando Curanuova per supportare un bimbo di cinque anni affetto da diabete portatore di un microinfusore per la somministrazione controllata di insulina. Una assistenza specialistica che ha preso avvio dopo la segnalazione dei genitori alla dirigente dell’istituto che ha illustrato all’ASL le esigenze scolastiche di un bambino insulino dipendente: nella DGR regionale 50-7641 del 2014 è prevista infatti la messa in atto di strategie istituzionali per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni affetti da patologie croniche che comportano bisogni speciali di salute in orario scolastico formativo.

Un percorso che ha coinvolto tutta la scuola
È stato così avviato un percorso coordinato dal Distretto di Biella e che ha visto nell’operatività l’infermiera Elisa Bonessio e l’equipe infermieristica dell’Unità Operativa Territoriale di Mongrando nell’articolazione di più iniziative. In primo luogo la presa in carico della famiglia secondo il modello del primary nursing implementato dalla Direzione delle Professioni Sanitarie dell’ASL negli ultimi anni, sia in ospedale sia a domicilio e  che prevede una infermiera «referente» e responsabile per ogni paziente assistito. È poi stata avviata una fase di formazione che ha coinvolto in prima battuta le maestre, ma anche, tutti i bimbi dell'asilo, la cuoca, il collaboratore scolastico. L’obiettivo principale è stato infatti quello di predisporre le condizioni affinché il bambino potesse essere monitorato in ogni circostanza; non solo per tutta la giornata e per le ore trascorse a scuola, ma anche in caso di gite o feste. Superati i timori iniziali per la novità legata al microinfusore e al calcolo dei carboidrati, i risultati sul piano pratico sono poi stati ottimali. La narrazione di una fiaba è stata sfruttata per spiegare il diabete ai bambini e periodiche riunioni con le insegnanti sono state la chiave di volta per una totale cura del bimbo.

La fiaba
Da qui l’idea dell’infermiera di far nascere dalla fantasia «zuccherino», «insulina», «destro» e «micro»: quattro amici costretti a contrastare le burle di due elfi capricciosi come «iper» e «ipo». Pagina dopo pagina questi quattro amici hanno trovato la formula magica recandosi nel bosco delle «fate linfe» dove insieme ai «folletti mastri» intorno al grande calderone hanno creato la pozione «scacciaelfi» facendo comprendere ai bimbi la costante presenza degli infermieri a scuola. Le insegnanti hanno appreso la gestione delle ipoglicemie e delle iperglicemie garantendo la salute del piccolo paziente in ambiente scolastico.

Ottimo inserimento e supporto per il piccolo diabetico
Una presenza, quella infermieristica, sempre vigile, che ha permesso con questo addestramento sul campo un ottimo inserimento e che ha consentito, sempre in termini di risultati raggiunti, di considerare i giorni di scuola e di lavoro guadagnati per il piccolo e i suoi genitori, come un importante valore sociale. Con il passare dei giorni il rapporto con la famiglia, gli insegnanti e i bimbi si è sempre più intensificato, tanto che Elisa Bonessio è diventata per tutti «l’infermiera Elisa», ritratta anche in un colorato disegno appeso alla parete della classe. «Una organizzazione davvero perfetta – ha detto la mamma del bimbo - Nostro figlio non ha in alcun modo vissuto questa esperienza come un problema; ci siamo sentiti supportati e coinvolti in ogni momento». Prezioso il supporto delle maestre Anna Rita, Marina, Ivana, Giannina e Miriam. Adesso il percorso prosegue durante il campo estivo e continuerà con l’inizio del nuovo anno scolastico e il passaggio in prima elementare. Quella del bimbo di Mongrando è tra le prime esperienze condotte con successo sul territorio, ma altre esperienze di supporto infermieristico sono già in atto in diversi istituti scolastici dei distretti di Biella e Cossato.