24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Sociale

Povertà in aumento, anche a Biella cresce la fame

Sempre più persone vanno alla mensa del povero gestita dalla Caritas. Don Perini: «Appello per aiutare i bisognosi nell'emergenza freddo»

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BIELLA - Aumenta la povertà, anche sotto il Mucrone. Effetto della crisi mondiale e locale, certamente, ma pure segno drammatico dei tempi per un territorio che fino a qualche lustro fa non conosceva la disoccupazione e stava in cima a tutte le classifiche sul benessere e sulla ricchezza media pro capite. E che paga non aver saputo riconvertire il proprio sistema economico. La piccola Svizzera non esiste più, come sanno alla mensa del povero della Caritas.

Le cifre del disagio
Gli ospiti settimanali sono una media di 630. Il totale in un anno, invece, parla di 45 mila pasti serviti dai volontari. Numeri inequivocabili: quando il servizio fu inaugurato (nel 2005) venivano serviti poco più di 20 pasti al giorno, cifra raddoppiata solo due anni dopo e che oggi è arrivata a sfiorare quota cento. A questi numeri vanno poi aggiunti i pacchi alimentari settimanalmente donati alle famiglie in difficoltà: quasi 950. Un servizio garantito dagli empori solidali, presenti a Biella, Cossato, Vigliano e Candelo.

Chi ha bisogno d’aiuto?
In via Novara vanno abitualmente italiani e stranieri, giovani e anziani, persone in cura ai servizi sociali da lungo tempo, ma anche uomini e donne dalla vita regolare per anni e poi caduti nel tunnel del disagio per la perdita del lavoro o per altro. A quest’umanità sola e in difficoltà, dall’inizio di settembre, si sono aggiunti i cittadini pakistani diventati famosi per il loro stazionare ai giardini pubblici Zumaglini. Sono almeno una cinquantina e, da qualche giorno, altrettanti vanno a mangiare nella parrocchia di San Biagio.

Il punto del presidente
«Oltre all’emergenza cibo c’è un’emergenza freddo - spiega don Giovanni Perini, presidente della Caritas/Biella -. In questo senso faccio un appello ad associazioni o enti pubblici: chi ha spazi coperti e riscaldati ci aiuti. La presenza di stranieri è in aumento e i posti letto a disposizione esauriti. E l’inverno è alle porte»