30 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Cronaca

Biella, c'è un pericolo sicurezza in carcere?

Detenuto salito sui tetti già trasferito ad Alba. Indagine interna per capire come sia accaduto. L'Osapp: dito puntato su direttore e comandante delle guardie

BIELLA - Dopo la clamorosa protesta dell'altro giorno, in carcere, scoppia la polemica sicurezza. Inevitabile la domanda su come abbia potuto un detenuto beffare il sistema di sicurezza della casa circondariale di via dei Tigli, salendo sui tetti e mettendo nel caos la vigilanza, per oltre due ore. Intanto il detenuto, di nazionalità marocchina, di 29 anni, è stato trasferito già da ieri ad Alba. Sui fatti è stata avviata un'indagine interna, per capire cosa non abbia funzionamento. Ci sono responsabilità da parte di qualcuno? Secondo un sindacato della polizia penitenziaria, sempre molto critico nei confronti della direzione e dei comandanti del corpo, la colpe andrebbero ricercate appunto ai vertici dell'istituto di pena. Carenza di personale, impossibilità di fare i dovuti riposi, turni di lavoro spesso straordinari, mancanza di un'efficace distribuzione dei carichi di lavoro sarebbero le cause di questo e di altri problemi all'interno del carcere biellese. Questo pensa il segretario generale dell' "Osapp", sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Leo Beneduci, infatti, attacca sia la direttrice Antonella Giordano sia il comandante degli agenti: «Episodi come questo sono successi anche in altre carceri del Piemonte, ma la situazione biellese è grave soprattutto a causa della gestione del personale».