2 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Immigrazione a Biella

«Stranieri in via Gersen? Siamo al puro business»

Nuova possibilità per accogliere migranti. Il no della Lega Nord. Mosca: non ci sono i requisiti giuridici

BIELLA - Continua a tenere banco il tema dell'immigrazione, che contrappone sostanzialmente la Lega Nord alle principali amministrazioni locali, Comune del capoluogo e Provincia. Dopo i ripetuti attacchi al sindaco Marco Cavicchioli, per la vicenda dei continui arrivi di stranieri provenienti dal Pakistan (la storia), ora il mirino del partito di Matteo Salvini si sposta su Emanuele Ramella Pralungo. Motivo? La possibilità che stranieri richiedenti asilo possano essere accolti nell'ex caserma dei vigili del fuoco, in via Gersen, ai confini con il comune di Ponderano.

L'ATTACCO - "Con tutto il rispetto per le idee ed il lavoro altrui non penso che Il Coordinamento provinciale della Protezione Civile possa ospitare i migranti nella sede della caserma di via Gersen - tuona quindi Michele Mosca, segretario provinciale -. Prima di tutto ho seri dubbi che il Coordinamento possa partecipare in prima persona ai bandi della Prefettura poiché lo stesso giuridicamente si configura come organizzazione di volontariato non a scopo di lucro che nulla ha a che fare con il settore di intervento pertinente con i servizi di assistenza e di accoglienza fino ad ora oggetto di bandi stessi, inoltre, non credo  abbia, come richiesto per l’affidamento, comprovata esperienza o in progetti di accoglienza destinati ai richiedenti protezione internazionale o nella gestione di emergenza. Ciò premesso, il problema maggiore, a mio avviso, è ancora un altro: come può una associazione di volontariato non a scopo di lucro, come indicato nello statuto del Coordinamento svolgere attività mediante utilizzo di volontari non retribuiti che invece fruttano un guadagno? E’ lo stesso presidente della Provincia a dichiarare che i proventi derivanti dalla gestione dei migranti verranno divisi tra ente e coordinamento che si occuperà della loro gestione per l’arco dell’intera giornata".

IL DOCUMENTO - "Penso che il presidente del Coordinamento dovrebbe immediatamente chiarire questo aspetto e soprattutto valutare l’attività che si intende svolgere rispetto alle finalità dello statuto dell’associazione che tra le altre cose prevede un assemblea dei soci rispetto alla quale non ci si può sottrarre per assumere tali decisioni - insiste Mosca -. In ultima analisi, l’attività prestata dai volontari che frutta un ricavo in denaro per l’associazione e non una semplice oblazione o contributo dovrebbe essere assoggettata a prelievo fiscale come avviene per qualsiasi altra azienda o cooperativa che in questo momento si occupa di ospitalità, insomma, una serie di problematiche che potrebbero anche essere di difficile soluzione per le quali Lega Nord chiede assoluta chiarezza prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività. Mi sembra che ormai tutti siano stati contagiati dal virus dell’accoglienza retribuita e più che creare nuove opportunità si inventino nuovi business. La vera soluzione al problema dell’immigrazione non è continuare ad accogliere ma cominciare a respingere, solo in questo modo riusciremo a ridurre le tragedie e dare vero aiuto a queste popolazioni nei  rispettivi paesi di origine".