Milan: la rivoluzione che parte dall'alto
In estate il club rossonero procederà all'ennesima restaurazione della squadra, ma stavolta la scossa potrebbe non coinvolgere solo allenatore e calciatori
In estate il club rossonero procederà all'ennesima restaurazione della squadra, ma stavolta la scossa potrebbe non coinvolgere solo allenatore e calciatori
Il club parigino è ancora alla ricerca di un estremo difensore con cui blindare la propria difesa e il principale obiettivo della dirigenza francese gioca in serie A.
La società nerazzurra è in costante contatto con quella parigina per definire un affare che in inverno potrebbe realmente andare in porto e risolvere i rispettivi problemi dei due club
Secondo Diario Gol il club blaugrana avrebbe individuato in Carlos Bacca l’attaccante ideale da mettere alle spalle del tridente dei sogni Messi, Suarez, Neymar. In cambio il Barcellona sarebbe pronto ad offrire al Milan l’altro centravanti Paco Alcacer, appena acquistato dal Valencia per 30 milioni di euro.
Pare sempre più probabile una cessione dell’attaccante colombiano già a gennaio e l’esplosione di Lapadula renderebbe tutto meno complicato. Sono tre i club europei interessati a Bacca: Arsenal, Siviglia e Paris Saint Germain.
Pressochè definita la strategia per il mercato rossonero, si tratta solo di capire quale dirigenza la metterà in pratica. In uscita Honda, Sosa e uno tra Bacca e Luiz Adriano; in entrata tanti i nomi sul taccuino di Mirabelli, arriveranno un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante esterno. E per giungo è pronto l’assalto ai gioielli dell’Atalanta.
Mentre il centravanti azzurro si prende il Milan sulle spalle e lo conduce alla vittoria sul campo dell’Empoli, l’attaccante colombiano si fa fotografare sulle tribune del Sanchez Pizjuan e all’allenamento con i suoi ex compagni del Siviglia. Il futuro di Bacca appare sempre più lontano dal club rossonero.
Le parole pronunciate dal suo procuratore («Tutti vogliono Carlos, se arriverà un’offerta che soddisfi tutti potrebbe lasciare il Milan») aprono nuovi scenari per i rossoneri. In caso di cessione già a gennaio, occhi puntati sul Gallo Belotti o in alternativa su Leonardo Pavoletti.
Il Paris Saint Germain, dopo il tentativo appena abbozzato in estate, potrebbe rifarsi sotto già a gennaio per strappare Carlos Bacca al Milan. Sull’altro piatto della bilancia potrebbe finire Ben Arfa, arrivato a Parigi in estate dal Nizza ma già in rotta di collisione con il nuovo tecnico del Psg Emery.
Niente da fare per il centrocampista francese del Psg corteggiato da Galliani. Sulle tracce di Stambouli sembra essersi mosso - e con risorse decisamente maggiori - lo Schalke 04 e a questo punto il Milan pare definitivamente tagliato fuori.
Ormai sembra tutto fatto per l’Aeroplanino in rossonero. Il tecnico di Pomigliano d’Arco ha superato in volata la concorrenza di Brocchi, destinazione Brescia, e di Giampaolo, dirottato alla Sampdoria. Restano però diversi dubbi, relativi alla capacità di Montella di gestire i momenti di crisi, sulla bontà dell’operazione.
Si infittisce il mistero sulla nuova guida tecnica rossonera per la prossima stagione. Sfumata la pista che portava a Emery, restano in piedi le alternative italiane rappresentate da Brocchi e Giampaolo, ma dal Cile rilanciano: «Pellegrini nuovo allenatore del Milan».
Berlusconi, oggi ricoverato al San Raffaele ma solo per un controllo al cuore già fissato da giorni, continua a tentennare sulla cessione del Milan ai cinesi. Così facendo tutti gli obiettivi di mercato iniziano ad evaporare: primo fra tutto il tecnico andaluso Unai Emery, entrato nel mirino del Psg malgrado il tentativo di Galliani di portarlo al Milan.
Da Montolivo a Calabria, ai prossimi rinnovi di Zapata e Honda prende forma la strategia di Galliani per il Milan del futuro. Visto che ancora non è ben chiaro se sarà possibile fare mercato e con quale budget, meglio tenere a Milanello gli attuali calciatori.
Secondo il quotidiano milanese, l’obiettivo numero uno per la nuova proprietà rossonera sarebbe l’allenatore del Siviglia. Con lui possibile anche la permanenza di Bacca
Prende corpo una suggestione grazie alla quale il nuovo Milan firmato dalla cordata asiatica potrebbe cambiare letteralmente volto. Il nome giusto per la panchina è quello di Unai Emery, ma accanto a lui potrebbe sbarcare in via Aldo Rossi anche il diesse Monchi, protagonista delle stagioni d’oro del Siviglia.
Mentre ad Arcore continuano le indagini conoscitive per scoprire chi sono i potenziali investitori interessati ad acquisire il Milan, esce fuori un altro nome per il club rossonero: si tratta del fondo immobiliare China Fortune Land Development. E intento dall’altra parte del Naviglio Thohir brucia i tempi e cede l’Inter al magnate Jindong di Sunin.
Rinnovati i contratti a Montolivo, Antonelli e Calabria, prende forma un Milan sempre più italiano. Allo zoccolo duro della squadra, Donnarumma, Bonaventura & co, andrebbero solo aggiunti tre innesti di qualità in difesa, centrocampo e attacco. Oltre naturalmente ad un tecnico di spessore internazionale come Unai Emery.
La discreta prestazione contro la Juventus, seppur condita da un’ennesima sconfitta, sembra aver rinsaldato la posizione di Brocchi, sempre più supportato da Silvio Berlusconi. Purtroppo per il Milan e i suoi tifosi però i numeri dei rossoneri, con l’ex tecnico della Primavera in panchina, sono tutt’altro che gratificanti.
La strepitosa vittoria del Siviglia nella finale di Europa League, la terza consecutiva, riavvicina il nome di Emery al Milan. Il tecnico spagnolo sarebbe indubbiamente l’uomo giusto per dare vita ad un nuovo progetto rossonero, molto più degli italiani Giampaolo e Montella o di Rudi Garcia vicino alla Fiorentina.
Appare al momento insanabile la frattura che si è creata tra Silvio Berlusconi e l’intera sua truppa, compatta nel difendere Sinisa Mihajlovic dagli attacchi vibranti del presidente rossonero. Abbiati, Montolivo, Romagnoli, tutti schierati a favore del tecnico. Ed ora la scelta del presidente è sempre più dura.
Presente ad un evento al Portello organizzato da Levissima, il difensore rossonero ha dichiarato eterno amore al suo nuovo club, non mancando però di spedire un messaggio piuttosto critico nei confronti della dirigenza: «Su Mihajlovic mi allineo al pensiero di Abbiati, in squadra la pensiamo tutti come lui».
Intervenuto nella conferenza stampa di presentazione di Milan-Torino, il portiere rossonero ha manifestato tutta la sua stima nei confronti di mister Mihajlovic. Peccato che il presidente Berlusconi, presente anche oggi a Milanello, sia di tutt’altro avviso.
Il noto cronista di Sky Sport rivela come il presidente rossonero si stia rammaricando per il mancato ingaggio del tecnico toscano (spinto da Galliani) e la scelta di Mihajlovic, sempre più in ribasso negli indici di gradimento presidenziali
Il Milan, sotto la guida caparbia del tecnico serbo, pare aver imboccato la strada giusta per una rincorsa ai primi posti della classifica, fino a poche settimane fa impensabile. Eppure il destino di Mihajlovic sembra segnato. Ed è già iniziato il toto allenatore: Conte, Emery, Donadoni e Di Francesco pronti a trasferirsi a Milanello.
Il centrocampista argentino, in scadenza di contratto con il Siviglia, sembra essere diventato il primo obiettivo della dirigenza rossonera. Prima però c’è da sistemare De Jong: la Premier chiama, c’è Ranieri ad aspettarlo.
È arrivato l’atteso responso negativo da parte dell’ex tecnico del Real Madrid, ufficialmente “bisognoso di riposo”. In realtà Ancelotti non è mai stato convinto dal progetto rossonero e ha preferito restare a guardare. Ora in pole position c’è Sinisa Mihajlovic, ma attenzione alla pista Brocchi.
Tiene banco il problema allenatore e il responso definitivo di Ancelotti. Il suo intervento alla cervicale, previsto per lunedì, è stato spostato a mercoledì e di conseguenza potrebbe slittare anche la risposta al Milan. È per questo che appare sempre più probabile che si vada verso il no. E intanto manca un il piano B.
Continua il pressing dell’amministratore delegato rossonero per convincere l’ex tecnico del Real Madrid a tornare a casa. Berlusconi intanto continua a parlare di stima incondizionata nei confronti di Ancelotti, dimenticando che fu proprio lui a bollarlo come incapace, licenziandolo nel 2009.
Ma intanto in casa Milan si lavora a diverse ipotesi alternative: la più accreditata al momento è la pista che porta a Vincenzo Montella, ma solo se rescinderà il proprio contratto con la Fiorentina. Poi c’è il sogno Antonio Conte, mentre più defilati restano Unai Emery e Maurizio Sarri.
Il noto giornalista non esclude il clamoroso ritorno del tecnico reggiano sulla panchina rossonera
L’ad rossonero ha confermato quando dichiarato da Berlusconi appena 24 ore fa, rincuorando i tifosi rossoneri con affermazioni impegnative: «Il presidente farà una grande campagna acquisti e costruirà un Milan con più giocatori italiani». Intanto però Saponara, uno dei talenti più promettenti del calcio azzurro, è ormai andato.
Le parole di Berlusconi su Inzaghi hanno messo la parola fine all’avventura del tecnico piacentino sulla panchina rossonera. Ed è caccia al nuovo allenatore. In prima fila sono rimasti in tre: il ct azzurro Conte, l’autore del miracolo Siviglia Unai Emery e l’ex aeroplanino Montella, ormai in rotta con la Fiorentina. Si accettano scommesse…
La sonora lezione rimediata dal Siviglia nella semifinale di Europa League potrebbe aver lasciato in eredità una spaccatura profonda tra Montella e la Fiorentina. Ed in questo solco ecco inserirsi il Milan, più volte annunciato sulle tracce del tecnico campano ed ancora indeciso tra Unai Emery e Carletto Ancelotti.
Sonora scoppola del Siviglia alla Fiorentina di Montella nella semifinale di andata di Europa League. Grande merito del secco 3-0 per la squadra spagnola va ascritto al tecnico finito nel mirino del Milan. Le alternative per i rossoneri sono Jorge Jesus del Benfica e Leonardo Jardim del Monaco, ma è sempre vivo il sogno Ancelotti.
In attesa che si sappia qualcosa di più dei possibili sviluppi societari sull’asse Arcore-Estremo Oriente, Galliani è già al lavoro per mettere a posto il nuovo mosaico rossonero. Ben 11 calciatori del Milan lasceranno il club, tra cui Destro. Per la maglia numero 9 Falcao è il favorito, su Bacca, Leandro Damiao e Ibrahimovic.
Dopo l’ennesima polemica nata a seguito dell’infortunio di Marchisio, l’attuale ct della Nazionale sembra sempre più lontano dall’azzurro. Il Milan è in pole position ma si fa sempre più ingombrante l’ombra del Paris Saint Germain, alla ricerca di un nuovo allenatore dopo Blanc.
Continuano a rincorrersi i nomi dei possibili successori di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan. Le ultime indiscrezioni rimbalzano dalla Spagna e parlando di Unai Emery, tecnico del Siviglia e Leonardo Jardim, attualmente alla guida del Monaco. Intanto Montella liquida la pratica Milan con un secco rifiuto.
L’amministratore delegato rossonero la spunta anche stavolta: via il nemico giurato Seedorf, promosso Pippo Inzaghi, delfino di Galliani. Sfumata la pista Unai Emery, e con il tecnico basco sfumati anche i progetti di rilancio dell’Ac Milan.