E se avesse ragione al-Sisi?
Ci sono tante, troppe cose nel tragico caso Regeni che non quadrano. Al punto da far pensare che la «condanna» sommaria, perpetrata dai media occidentali, dell'ex amico al-Sisi nasconda dell'altro. Ecco gli incredibili retroscena di una vicenda che è ancora lontana dall'essere chiarita
Al Sisi: «Regeni? Una montatura dei giornali»
Il nostro Paese fa accordi milionari con Il Cairo, ma poi Al Sisi si permette di prenderci in giro, dimostrando di non temere le minacce italiane, perché sa di non avere di fronte un contendente politico di spessore come, ad esempio, Putin.
Un giro di valzer da Teheran a Mosca
il motivo conduttore sarà la Siria, anche se si inizia con il tema tanto caro al Cremlino: il gas. Putin incontrerà l'ayatollah Ali Khamenei, il re di Giordania Abdullah II, poi sarà la volta di Hollande, Lukashenko e Netanyahu
La crisi siriana
Così, in un colloquio con askanews, Feodor Lukyanov, il politologo russo a capo del Consiglio sulla politica estera e di difesa del Paese, spiega quello che potrà essere il dopo Sinai, ossia la tragedia aerea che assume sempre più i tratti di un attentato terroristico dell'Isis, anche se per ora non si escludono altre ipotesi.
Usa rilevano lampo di calore
Il mistero dell'airbus russo schiantatosi nella penisola del Sinai si infittisce. Fonti Usa riferiscono di un «lampo di calore», altre del Cairo parlano di un'emergenza improvvisa. E' stato un attentato?
Compagnia Kogalymavia: «un fattore esterno» unica causa plausibile
Non è stata un'avaria, nessuno crede ad un errore umano: l'unica causa «ragionevole» ipotizzabile per lo schianto dell'aereo russo sul Sinai, sabato mattina, è l'intervento di «un fattore esterno», ha sostenuto oggi la società proprietaria dell'Airbus 321
Un'analisi della situazione reale nel Paese
Nonostante un impatto mediatico molto forte, in realtà i numeri smentiscono la radicalizzazione dei nuovi jihadisti sul territorio libico. L'Italia cosa farà?
Terrorismo | Stato islamico
Il Cairo si è unito oggi alla richiesta francese di una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, per discutere «nuove misure» contro i jihadisti dello Stato islamico. Una richiesta che non può dispiacere al Cremlino.
Mosca ha firmato con l'Egitto per una centrale atomica
La richiesta di cooperazione in campo energetico è arrivata dal presidente egiziano Addel-Fattah al-Sisi, durante l'incontro con il suo omologo russo. E' stato rispolverato il progetto per costruire un impianto da 4mila megawatt a El-Dabaa sulla costa mediterranea del Paese. Il primo accordo con Mosca risale al 2008
L'esito della visita del presidente russo al Cairo
Accolto come un re, il capo del Cremlino ha rafforzato i suoi legami con Sisi e ha dato un segnale forte all'Occidente: il suo potere non vacilla affatto, anzi. Al di là dell'Europa c'è chi fa di tutto per accaparrarsi il suo appoggio
Il Cremlino viaggia verso il Cairo
Il 9 e 10 febbraio il presidente russo sarà in Egitto su invito del suo omologo, Abdel Fattah al Sissi. Nei giorni scorsi invece Mosca è stata «corteggiata» dalla Libia, che ha richiesto aiuto per addestrare e armare il suo esercito. Poi bisogna ricordare l'avvicinamento con Atene, i buoni rapporti con Roma e l'incontro con il presidente venezuelano Maduro.
Asse Russia-Egitto
Dalle armi all'agricoltura: la Russia che da mesi lavora per riportare l'Egitto nella sua orbita come grande cliente dell'industria militare, sulla scia della battaglia a colpi di sanzioni con l'Occidente ora rilancia e punta a una immediata accelerata del commercio con il Paese nordafricano, in particolare di frutta e verdura. Putin riceve Al Sisi a Sochi: «Rafforzare cooperazione».
Relazioni internazionali
«E' una decisione responsabile», ha detto il capo del Cremlino, ricevendo l'uomo forte dell'Egitto che si trova a Mosca per incontri e negoziati su forniture di armi