Quanto Milan nella Federcalcio del futuro
La gestione commissariale della FIGC sta per iniziare ed i nomi del domani sono già pronti
La gestione commissariale della FIGC sta per iniziare ed i nomi del domani sono già pronti
Il Presidente del CONI: «Non possiamo intervenire su un'elezione, a meno che non ci siano gravi irregolarità, e non è questo il caso». Poi sulla polemica Juventus-Roma: «Da Pallotta una lezione di stile».
L'Uefa ha squalificato per sei mesi il presidente della FIGC Carlo Tavecchio giudicando di stampo razziste le sue frasi sui mangiabanane rese nel corso della recente campagna elettorale per la presidenza della federazione. Kyenge: «In Europa non si scherza».
Sono queste le prime parole da direttore generale della Figc di Michele Uva, appena insediatosi nel suo ruolo. L'ex direttore generale della Coni Servizi, che in Federcalcio ha già ricoperto in passato il ruolo di responsabile del Centro Studi ha tracciato il solco del suo lavoro: «Cercherò di rendere più efficiente la macchina della Federazione».
Il Presidente della FIGC: «In Inghilterra hanno fatto una legge ad hoc. Sui comunitari è più difficile per il discorso della libera circolazione dei lavoratori. Potremmo fare altre cose, come ridurre le rose, per favorire un maggior utilizzo degli italiani, ma è per giocare in Italia gli extracomunitari devono avere un certo curriculum».
Il nuovo presidente della Figc analizza la situazione del calcio italiano ed individua il vero problema: «Non si può andare avanti con tutti questi stranieri. Impossibile toccare i giocatori della comunità europea, il problema sono gli extracomunitari».
Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in una intervista al Corriere della Sera. Il numero uno del Coni ha parlato del colloqui avuto con Tavecchio all'indomani dell'apertura dell'inchiesta UEFA aperta sulle frasi di presunto stampo razzista pronuziate da Tavecchio.
La situazione è al vaglio del Comitato etico e disciplinare dell'UEFA. La replica del Presidente della FIGC: «Sono sereno e rispettoso della decisione della Uefa. Del resto si tratta di un atto dovuto».
Il primo consiglio federale dell'era Tavecchio, un presidente a termine, come lui stesso si definisce perché tra un anno e mezzo, alla fine del quadriennio olimpico, si tornerà alle urne, comincia dalla nomina di Antonio Conte come ct. Tommasi: «Per lui parlano i risultati».
Lo ha detto il presidente dell'Associazione allenatori, Renzo Ulivieri, a Sky prima di partecipare al Consiglio federale della Figc, il primo dell'era Tavecchio.
Al termine di un lungo colloquio con il nuovo presidente della Federcalcio, Tavecchio, Claudio Lotito ha ufficializzato che non concorrerà a posizioni di vertice nel nuovo consiglio federale: «Rinuncio per l’armonia delle componenti».
All’indomani dell’elezione di Tavecchio, nuovo numero uno della Federcalcio, continuano i commenti degli addetti ai lavori. Macalli: «Il nuovo presidente dovrà operare in discontinuità»
Sono stati necessari tre turni di voto per decretare il nome del nuovo numero uno della Figc. Ora toccherà a Carlo Tavecchio il compito non semplice di governare il nostro calcio: «Sarò il presidente di tutti».
Grande delusione per l’altro candidato alla poltrona di numero uno della Figc. Demetrio Albertini: «Volevo essere un’alternativa, ma il corporativismo si è rivisto».
Si è dissolto in fretta il gruppo composto dalle 9 società che avevano dichiarato aperto dissenso nei confronti di Tavecchio ed è proprio Galliani ad analizzare la tornata elettorale: «Guardate i numeri, è un risultato straordinario».
Il numero uno del Coni ha manifestato una certa soddisfazione per il risultato dell’assemblea elettiva della Figc: «Avevo annunciato sorprese e novità, ora tocca a Tavecchio comunicarle».
Sarà necessaria una terza votazione per sapere il nome del nuovo presidente della Federcalcio. Dopo le prime due l’Assemblra Elettiva non ha ancora espresso un vincitore. Tavecchio in netto vantaggio.
L’Assemblea Elettiva, convocata per lunedì 11 luglio, designerà il nuovo presidente della Federcalcio. Intanto la campagna elettorale continua e Andrea Agnelli si mostra preoccupato: « Non c'è nessun piano nè idea condivisa sulla direzione che il sistema dovrebbe prendere».
Oltre alla conferma dell’appoggio di Lotito, per il candidato alla presidenza della Figc arriva anche il sostegno della Lega Pro, ribadito dal presidente Macalli: «Non c’è nulla che possa far cambiare posizione alle nostre società».
Anche Sinisa Mihailovic sostiene Albertini: «È un amico, un ragazzo intelligente e scelgo lui tutta la vita». Il candidato alla presidenza della Figc incassa un altro appoggio incondizionato e va avanti per la sua strada.
Nessun passo indietro da parte del candidato alla presidenza della Figc. Intanto il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti conferma a Tavecchio piena fiducia.
Ancora un capitolo del Tavecchio-gate, questa volta con Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, come protagonista: «Sosteniamo Albertini perché viene dal calcio giocato, parla piano, è educato e non dice parolacce».
Il presidente della Roma entra a gamba tesa sul candidato alla presidenza della Figc Tavecchio e su tutti i suoi sostenitori: «Le sue dichiarazioni sono imbarazzanti per l’Italia, incomprensibile che alcuni club possano sostenerlo».
Non sono piaciute alla Task Force della Fifa contro il razzismo le parole pronunciate dal candidato alla presidenza della Federcalcio: «Si chiede di adottare le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire successivamente alla Fifa».
A questo punto sembra definito il testa a testa tra Tavecchio e l’ex vicepresidente federale per la poltrona di numero 1 della Figc. Il primo sembra ancora largamente favorito, malgrado l’appoggio di Assocalciatori e Assoallenatori ad Albertini.
Il presidente dell’Assoallenatori si mantiene neutrale («noi ci consultiamo con tutti») ma lascia intendere che la soluziore Albertini sarebbe la più gradita: «Importante cercare convergenza sull’idea di cambiamento».
Il presidente del Napoli parla del dopo Abete e invoca, come Agnelli, un presidente giovane e moderno. Poi però parla orgoglioso del suo Napoli: «Abbiamo portato 18 giocatori al Mondiale e 3 sono in finale»
Dura replica del Presidente della Lega Pro ad Andrea Agnelli, intenzionato a fare piazza pulita in Federcalcio della vecchia nomenklatura calcistica: «Non è unto dal Signore».
Il vicepresidente del Milan torna a parlare dell’elezione del nuovo presidente della Federcalcio, auspicando buon senso ed una candidatura unitaria: «Serve una persona con idee nuove e coraggiose».