Mercato Milan: altro che parametri 0
Il lavoro di Massimiliano Mirabelli ha già garantito alla squadra rossonera due (o forse tre) nuovi ingaggi a titolo gratuito che potrebbero rivelarsi importanti. Ma il meglio deve ancora arrivare…
Il lavoro di Massimiliano Mirabelli ha già garantito alla squadra rossonera due (o forse tre) nuovi ingaggi a titolo gratuito che potrebbero rivelarsi importanti. Ma il meglio deve ancora arrivare…
Positivi i giudizi degli addetti ai lavori nei confronti della società rossonera
Al testa a testa tra Brocchi e Giampaolo da ieri si è aggiunto Vincenzo Montella, ritirato in ballo da Galliani con l’obiettivo di dissuadere definitivamente Berlusconi dal fermo proposito di confermare l’ex tecnico della Primavera rossonera. Eppure al Milan servirebbe ben altro.
Dopo aver annunciato la sua separazione dalla Roma, è partita la caccia alla nuova destinazione per Walter Sabatini. L’opzione Milan sembra al momento quella più calda, soprattutto per l’indiscussa abilità dell’ex diesse giallorosso di scovare i talenti prima degli altri, che colmerebbe l’indiscusso limite di Adriano Galliani.
Il Milan gioca l’ennesima partita deludente ma il tecnico serbo si scaglia contro l’arbitro Valeri per un paio di decisioni indubbiamente sfavorevoli ai rossoneri. Il punto è che una squadra che punta alla Champions dovrebbe comunque avere ragione dell’ultima in classifica. Malgrado presunti torti arbitrali.
Sono ben 14 i rossoneri che potrebbero cambiare casacca la prossima stagione. Da Mexes, Pazzini e De Jong in scadenza di contratto, fino a van Ginkel e Destro per fine prestito. Naturalmente, per decidere come operare, conterà molto anche il parere del nuovo allenatore…quando arriverà.
Operazione scombiccherata di Galliani che a gennaio ha ceduto il centrocampista forlivese all’Empoli con diritto di riscatto fissato a 4 milioni senza alcuna opzione per il controriscatto. Ora, grazie allo stupendo finale di campionato di Saponara, il suo valore è decisamente aumentato e la Lazio è pronta a fare follie per lui.
Iniziano a delinearsi gli scenari del prossimo mercato rossonero, anche se manca ancora il tassello più importante, quello del nuovo allenatore. Alcune operazioni però sembrano già in dirittura d’arrivo, ad esempio il mancato riscatto di Mattia Destro dalla Roma, con conseguente risparmio di 16 milioni di euro. L’olandese del Chelsea potrebbe essere trattenuto.
Il Milan gioca il posticipo delle 19.00 sul campo di una Fiorentina non brillantissima e Filippo Inzaghi avrà di fronte uno dei suoi papabili successori, Vincenzo Montella. Le ultime sulla formazione rossonera danno per titolari Menez e Destro con Honda alle loro spalle, Abate è recuperato mentre Cerci è destinato alla panchina.
Situazione sempre più ingarbugliata per il Milan. Dall’infermeria arrivano notizie positive su El Shaarawy ma per Pippo Inzaghi, attaccato anche da Salvini, è arrivato il momento della verità contro la Fiorentina. I viola sembrano sulle gambe ma il tecnico rossonero non potrà contare su tutto il centrocampo titolare.
Fuori uso Montolivo e De Jong (infortunati) e Poli (squalificato), per Inzaghi inizia a materializzarsi il rebus formazione in vista del match di lunedì sera contro la Fiorentina. Provato in mezzo al campo un terzetto formato da Van Ginkel, Suso e Bonaventura.
In caso di ennesimo stop, quella contro il Verona potrebbe essere l’ultima volta di Inzaghi sulla panchina del Milan. Il tecnico è apparso sereno e concentrato ma il dato di fatto è che la squadra gioca male e non tira più in porta. E domani sarà Cerci a guidare l’attacco rossonero.
Lavoro a parte per il centrocampista rossonero, unico ancora a disposizione dei tre titolari (Montolivo e De Jong sono infortunati). Contro il Verona Inzaghi sarà costretto a varare un reparto rivoluzionato. E intanto Galliani è tornato a Milanello per proseguire il lavoro con lo staff tecnico.
Piove sul bagnato in casa Milan. Come se non bastassero le prestazioni deludenti della squadra allenata da Pippo Inzaghi, ecco la doppia tegola sul centrocampo rossonero: stop per Montolivo e De Jong e reparto da ricostruire per la partita contro il Verona.
Molto attiva la dirigenza rossonera per colmare le lacune che si apriranno al termine della stagione quando De Jong, Essien e Van Ginkel saluteranno Milanello. Occhi puntati su Baselli e Valdifiori ma anche su talenti spagnoli (Illaramenti, Sergi Roberto e Suarez) e francesi (Sanson).
In attesa di concludere una stagione sempre più difficile e ormai senza più alcun obiettivo da raggiungere, la dirigenza rossonera inizia a muoversi per l’anno prossimo. Il centrocampista olandese non rinnoverà il contratto in scadenza e raggiungerà Van Gaal a Manchester. Occhi puntati sui due registi di Atalanta e Empoli.
Vittoria preziosa contro il derelitto Parma, ultimo in classifica ma capace di mettere in difficoltà i rossoneri per lunghi tratti del match. Alla fine decide la qualità dei singoli, Menez su tutti (autore di una doppietta), ben coadiuvato da Cerci e Destro. Mercato: Paletta è il nuovo acquisto per la difesa ma si lavora anche per il centrocampo.
Continua il lavoro incessante di Galliani per impreziosire una rosa con troppe lacune. In dirittura d’arrivo lo scambio tra Genoa e Milan per portare Antonelli in rossonero e Armero sotto la Lanterna. Discorsi aperti anche per Munoz del Palermo, ma serve sempre un centrocampista.
Ufficializzato il lungo stop per Zapata e De Sciglio, la società rossonera è alla caccia di un terzino. Siqueira, Guerreiro, Douglas Costa sono i nomi più caldi. Per quanto riguarda il centrocampo sembra sfumare la pista Brozovic. Se parte Saponara, Suso subito al Milan.
L’emergenza infortuni che ha coinvolto la retroguardia rossonera ha costretto Galliani ad una brusca virata sul mercato. Dopo i crack di Zapata e De Sciglio, caccia a un terzino: Siqueira, Santon, Pasqual e Gabriel Silva i nomi più caldi. Movimenti anche in mezzo al campo dove si lavora per Brozovic, ma la novità e Xhaka del Moenchengladbach.
Galliani cerca la risposta giusta all’Inter che ha già preso Podolski e Shaqiri, ma il vero obiettivo è costruire una squadra sempre più azzurra, come richiesto espressamente da Berlusconi.
La squadra di Filippo Inzaghi continua a viaggiare sulle montagne russe, belle prestazioni e poi crolli inattesi nei momenti più delicati. Fatti salvi tutti i limiti della rosa, sono sempre più evidenti alcuni gravi errori di gestione del tecnico rossonero.
Anche il patron friulano infuriato, nella vittoria per 2-0 dei rossoneri l’arbitro Valeri scontenta tutti. Gol fantasma non concesso ai padroni di casa, rigore reclamato dai friulani, penalty concesso al Milan per fallo su Honda e conseguente espulsione di Domizzi. Dulcis in fundo cartellino rosso anche per Essien.
Giorni caldi in casa Milan, dopo il pareggio nel derby è tempo di bilanci: 4 punti nelle ultime 5 partite rappresentano un bottino troppo scarso per alimentare sogni di gloria. Ma a tenere banco è l’indiscrezione su una presunta relazione (smentita categoricamente dai due interessati) tra Pippo Inzaghi e Barbara Berlusconi.
Si avvicina il gran giorno del primo derby da allenatore per Inzaghi e tanti dubbi turbano i sonni del neo allenatore rossonero. Infortuni, reduci dalle nazionali, giocatori in forma precaria e soprattutto il cambio di allenatore e modulo degli avversari, domenica sera a San Siro si giocherà un incontro delicatissimo per entrambe le squadre.
L’amministratore delegato per l’area tecnica alle prese con diverse questioni spinose, dai probabili - ma non scontati - rinnovi di Abate e De Jong a quello più complesso di Pazzini. E in mezzo Mexes, Essien, Bonera, Abbiati, oltre ad Armero e Van Ginkel, in prestito da Udinese e Chelsea.
In vista dell’attesissima stracittadina con l’Inter potrebbero essere quattro le assenze pesanti in casa Milan: Abate, Alex, Muntari e De Jong, oltre a Bonera squalificato. In rampa di lancio l’olandese Van Ginkel ma attenzione al recupero lampo di Montolivo.
Troppo stranieri nel campionato italiano di calcio, questo il parere del presidente onorario del Milan, ieri assente a San Siro in occasione del Trofeo Berlusconi vinto dai rossoneri sul San Lorenzo per 2-0. Intanto cresce la rabbia dei panchinari, dopo la moglie di Pazzini ieri è toccato all’agente di Van Ginkel, poi rassicurato da Galliani: «L’olandese è un grande giocatore».
Il crollo contro il Palermo riporta a galla tutta una serie di problemi ormai atavici. Limiti economici, gestionali e tecnici, parzialmente oscurati dalla ventata di entusiasmo alimentata dall’avvento di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan, e adesso di nuovo sotto gli occhi di tutti. Ma di chi sono le maggiori responsabilità in questo disastro a tinte rossonere?