Dopo 8 anni «finalmente Yara ha avuto giustizia»
La Cassazione ha respinto la difesa. I giudici hanno stabilito che Massimo Giuseppe Bossetti è l'assassino della giovane di Brembate
La Cassazione ha respinto la difesa. I giudici hanno stabilito che Massimo Giuseppe Bossetti è l'assassino della giovane di Brembate
Condannato all'ergastolo anche in appello. Alla Corte d'Assise d'Appello di Brescia sono servite 15 ore per arrivare a confermare la sentenza del primo grado di giudizio sull'omicidio di Yara Gambirasio
Secondo il consulente informatico di Massimo Bossetti nei due pc rinvenuti in casa del muratore «nessuna evidenza di ricerche che denotino un interesse particolare» nei confronti di ragazzine
Il presidente della corte d'assise di Bergamo ha sospeso l'esame del custode della palestra da cui sparì la giovane perché era venuta meno «qualsiasi genuinità delle prove»
Aveva «occhi azzurri, quasi bianchi«, come «quelli di una volpe»: Alma Azzolini, 55 anni, ha ricostruito stamane davanti alla Corte d'Assise di Bergamo le due volte che ha incrociato Massimo Bossetti
È stata questa la certezza investigativa degli esperti del Ris impegnati nelle indagini sull'omicidio di Yara Gambirasio dopo aver rintracciato la presenza del Dna denominato Ignoto 1 sugli slip e sui leggings della 13enne di Brembate di Sopra
E' ancora una volta scontro tra accusa e difesa nell'aula del processo sull'omicidio di Yara Gambirasio in corso a Bergamo a carico di Massimo Bossetti. Dopo le minacce vigilanza speciale al pm Letizia Ruggeri.
La testimonianza di Maura Panarese davanti agli occhi di Bossetti: «Il 26 novembre 2010 era il giorno del pagellino e Yara era contenta: aveva preso voti bellissimi»
La svolta investigativa arriva il 16 giugno 2014, quando un muratore di 44 anni, Massimo Giuseppe Bossetti, viene arrestato sulla base delle indagini sul Dna, che nel caso dell'uomo risulta sovrapponibile a quello rilevato sugli indumenti intimi di Yara
I giudici della Corte d'Assise di Bergamo hanno aggiornato l'udienza al prossimo 17 luglio alle ore 10.30, quando decideranno sulle eccezioni preliminari sollevate dalla difesa.
È il verdetto espresso oggi dai giudici del Tribunale del Riesame di Brescia. Avvocato Salvagni: «Valuteremo motivazioni per eventuale ricorso». Intanto il compagno di cella racconta al PM: «In tv si sofferma sulle ragazzine»
L'uomo è sorpreso dal fatto che, a distanza di quattro mesi dal suo arresto, vengano ancora sentite molte persone legate alla loro famiglia. Intanto il carpentiere di Mapello ha reso dichiarazione spontanee in aula: «Non sono un assassino».
E' quanto precisano in una nota i Carabinieri riferendosi ai filmati delle telecamere poi rivelatesi utili all'indagine e che erano stati acquisiti nella primissima fase dell'indagine sulla scomparsa di Yara Gambirasio dai militari del Ros dei Carabinieri in collaborazione con il comando provinciale di Bergamo.