Nota di Palazzo Chigi
Le disposizioni in materia di incandidabilità, sottolinea il governo «creano le condizioni per un sistema trasparente di rappresentanza e mirano così a restituire ai cittadini la necessaria fiducia nei confronti dei candidati alle elezioni politiche europee, nazionali e locali, e delle istituzioni che rappresentano»
Decreto oggi in Consiglio dei Ministri
Il testo definitivo del provvedimento è stato inviato dal Viminale agli uffici governativi e quindi, come annunciato dal ministro Severino, dovrebbe essere varato sotto forma di schema, sul quale le commissioni parlamentari competenti dovranno esprimere il previsto parere non vincolante al massimo entro sessanta giorni
Politica & Giustizia
Potrebbe arrivare in settimana, al Consiglio dei ministri di venerdì, lo schema di decreto legislativo sull'incandidabilità dei condannati. Il ministro della Giustizia Paola Severino non perde occasione per ribadire il suo ottimismo
Intervista al «Secolo XIX»
Il leader di FLI: Per alcuni reati, «quelli infamanti ad esempio», «nulla impedisce» alle forze politiche di decidere «autonomamente che non è necessario essere condannati al terzo grado per restare fermi un giro»
Elezioni | Liste pulite
Idv è «da sempre» contro i «condannati in Parlamento». Lo ha detto Antonio di Pietro, commentando le norme che il Governo sta valutando: «Sin dal primo giorno in cui ha iniziato a fare politica, l'Italia dei Valori ha insistito sulla necessità di una legge che impedisse ai condannati di essere candidati». Maroni: «Noi con ramazza anche se dl non è operativo»
Testo quasi pronto
Trattandosi di decreto legislativo, il Parlamento avrà sessanta giorni per esprimere il previsto parere da parte delle commissioni competenti in materia, in questo caso Affari Costituzionali e Giustizia