E' quasi governo, e da Bruxelles un nuovo avvertimento all’Italia
Bruxelles torna a mostrare i muscoli, con un chiaro monito verso Roma
Bruxelles torna a mostrare i muscoli, con un chiaro monito verso Roma
Non usa mezzi termini il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici a proposito delle parole del vicepresidente della Commissione, Jirky Katainen
L'ex ministro dell'Economia a CorriereLive: «Bene che salga il Pil ma il governo non può vantarsene. Nemmeno Stalin lo avrebbe ami fatto. Katainen? Si occupi dei finlandesi»
Il sottosegretario agli Affatri europei: «Siamo sempre fiduciosi che il progetto di bilancio del governo vada nella giusta direzione»
Il vicepresidente Jyrki Katainen: «Il fatto che la situazione in Italia non stia migliorando possono vederlo tutti dalle cifre»
«L'Italia ha ora uno sforzo minore da fare, con una riduzione del deficit che passa dallo 0,5 per cento allo 0,25 per cento del Pil» ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici che ha aggiunto «La Commissione riconosce che c'è una vera volontà del governo italiano di riformare l'economia, e vuole sostenerne il programma»
Dopo tanta attesa sono arrivati alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato i primi due decreti attuativi della riforma del mercato del lavoro. Per la nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego però, sono stati trovati i fondi solo per i primi due anni, poi si vedrà. Parola del ministro del Lavoro Giuliano Poletti
Il vicepresidente della Commissione europea ha parole di miele per le iniziative in cantiere dell'esecutivo italiano, che ha giudicato «importanti e giuste», perché «aumenteranno la competitività». Poi ha difeso il nuovo Fondo sugli investimenti strategici da 315 miliardi di Junker, che «non distribuisce finanziamenti a fondo perduto, ma prestiti a tassi inferiori a quelli di mercato»
Jyrki Katainen, alza la voce con i Paesi dell'Unione europea: «Se non si metteranno in moto le riforme strutturali necessarie e da tempo reclamate, l'Ue si vedrà costretta a prendere provvedimenti severi».
Dopo aver preso in conto le ulteriori informazioni e i miglioramenti comunicatici nei giorni recenti, non vedo immediatamenti casi di 'non ottemperanza particolarmente seri' che 'ci obbligherebbero a considerare un parere negativo a questo punto del processo". Lo afferma il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Jyrki Katainen, in un comunicato di questo pomeriggio a Bruxelles.
Il presidente Dijsselbloem ha ribadito l'impegno «per ridurre in maniera l'imposizione sul lavoro». Si tratta di «una chiara priorità politica». Poco convinto il futuro vicepresidente della Commissione: «La crescita ha bisogno sia di una migliore domanda sia di una miglior offerta. Sole politiche fiscali più accomodanti non potranno essere d'aiuto»
Dopo l'FMI anche la Commissione UE sostiene che il Governo tedesco può fare di più in termini di politiche di bilancio per favorire la crescita. Per il ministro delle Finanze tedesco, Schaeuble, però sarebbe «un errore e non prenderemo questa strada».
Il Premier Katainen: Tra paesi non ci si fida più come prima. Tutti i paesi, inclusa la Finlandia, fanno ipotesi sull'eventualità in cui, nonostante la nostra volontà, tutto dovesse fallire