Why not, De Magistris: non mi sono avvalso della prescrizione, volevo l'assoluzione
Luigi De Magistris ha chiarito in conferenza stampa a Napoli alcune circostanze del processo che l'ha visto protagonista
Luigi De Magistris ha chiarito in conferenza stampa a Napoli alcune circostanze del processo che l'ha visto protagonista
Ecco la stoccata del sindaco di Napoli Luigi De Magistris al premier Renzi dopo la sua assoluzione nell'inchiesta Why not
Assolvere in relazione a due capi di imputazione e dichiarare la prescrizione per i restanti. E' stata questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale Pietro Catalani nel processo d'appello all'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, oggi sindaco di Napoli, e al superconsulente telematico Gioacchino Genchi
Luigi De Magistris, dopo il reintegro a sindaco di Napoli in seguito alla decisione dei giudici del Tar della Campania che hanno sospeso il provvedimento emesso dal prefetto partenopeo in applicazione della legge Severino congelando la sua carica di primo cittadino del capoluogo campano, ha ribadito che è «necessario che si riapra il dibattito» proprio sui contenuti della legge in questione.
In occasione della conferenza stampa, il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, ribadisce l'intenzione di non dare le dimissioni. Continua l'attacco nei confronti dei magistrati che l'hanno condannato per abuso d'ufficio: «Dovrebbe dimettersi chi mi ha condannato». Clemente Mastella commenta il sindaco: «Ecco in quali mani ero capitato».
Le dichiarazioni forti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, contro i magistrati che l'hanno condannato per abuso d'ufficio hanno suscitato la reazione immediata dell'Associazione nazionale magistrati: «Parole inaccettabili da un uomo delle istituzioni».
Luigi De Magistris sulla condanna a suo carico per abuso d'ufficio dichiara di non aver perso la fiducia nelle istituzioni - di cui si sente parte - e tuona contro i giudici che lo hanno condannato: «Vergogna, si dimettano loro«. Non cede, il sindaco di Napoli, e si dice pronto a resistere contro «l'artiglieria pesante«.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, non si esprime in merito alla necessità o meno di presentare le dimissioni da parte del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ma ha sottolineato che, comunque, la legge sarà applicata come conseguenza alla sentenza.
Il giorno dopo la condanna a quindici mesi per abuso d'ufficio, il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, si difende: «Si tratta di un errore giudiziario«. Da Forza Italia, Nitto Palma chiede che il sindaco pensi alle sorti della città; Franco Cardiello pretende le dimissioni; dal Pd ci si interroga sul problema più evidente: quali le sorti politiche di Napoli?
Il vice coordinatore campano di Forza Italia chiede al primo cittadino di Napoli le dimissioni immediate in seguito alla condanna a un anno e tre mesi di reclusione per abuso d'ufficio.
L'attuale sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è stato condannato a Roma ad un anno e tre mesi di reclusione a conclusione del processo sull'acquisizione di utenze telefoniche di alcuni parlamentari relative al periodo in cui era pm a Catanzaro. Con lui è stato condannato anche il consulente informatico Gioacchino Genchi.
Prima udienza il 17 aprile prossimo. La contestazione attiene l'acquisizione e il trattamento nell'ambito dell'inchiesta denominata «Why not», di tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza aver prima richiesto l'autorizzazione alle Camere di appartenenza
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