Mose, si è aperto il processo per le otto aziende coinvolte
Almeno quattro scelgono il patteggiamento. La Regione Veneto, la Presidenza del Consiglio e i ministeri dell'Economia e dei Trasporti non sono stato riconosciuti parti civili.
Almeno quattro scelgono il patteggiamento. La Regione Veneto, la Presidenza del Consiglio e i ministeri dell'Economia e dei Trasporti non sono stato riconosciuti parti civili.
La leader di Fratelli d'Italia ha scritto una lettera aperta di protesta al direttore di Libero, Vittorio Feltri, che ha etichettato le istanze del Meridione come 'piagnisteo napoletano'
Mentre il Paese è dissanguato dalla corruzione, si stima che l’importo complessivo legato al fenomeno sia pari a 60 miliardi all’anno, i partiti discutono di riforme che porterebbero a risparmi di qualche milione di euro, briciole a confronto
Le opere pubbliche sono una voragine di denaro che produce malamente e lentamente. Milano, Roma, Torino e le altre, storia di come il nuovo codice degli appalti voluto da Cantone non ha per nulla portato a un sistema più sano
Il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio commenta l'inchiesta che ha coinvolto alcuni funzionari dell'Anas e l'ex sottosegretario Pd Gigi Meduri
Secondo l'ex ministro Giancarlo Galan, condannato per lo scandalo Mose, il Parlamento concede o meno l'autorizzazione all'arresto per calcoli politici e non in base alla lettura delle carte
Luigi Brugnaro promette una città “apertissima ai privati” e convince i veneziani che per battere corruzione e malaffare non ci voglia più stato, ma concorrenza e voglia di rischiare in proprio, senza la rete protettiva dei soldi dei contribuenti.
Il Senatore azzurro assicura di non avere nulla da temere dalle indagini della Magistratura. Per questo, ha lui stesso esortato l'assemblea a dare l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Proprio per questo, annuncia che non accetterà alcun compromesso con la giustizia, in virtù della sua innocenza. Ma l'accusa è pesante: tangenti milionarie in cambio di appalti e opere di bonifica.
Il vicepresidente della Camera definisce Serracchiani «una comparsa della politica» e accusa il Governo Renzi di essere «sottoposto a ricatti» da parte delle lobby.
Nicola Molteni, esponente della Lega Nord e capogruppo della Commissione Giustizia, ha rilasciato un'intervista per i lettori di DiariodelWeb. Ci parla del Ddl anti-corruzione - che deve ancora essere approvato, ma è già pluricelebrato dal governo Renzi - e di quanto la sinistra (non) ha fatto per la giustizia italiana.
L'ex governatore del Veneto ha trascorso la prima notte in carcere. Mentre i suoi legali si apprestano a presentare richiesta per gli arresti domiciliari, il M5s aspetta le sue dimissioni: "Inopportuno che percepisca stipendio e immunità da parlamentare".
L'ex ministro dei Beni Culturali coinvolto nello scandalo Mose, Giancarlo Galan, sarà trasferito nel carcere milanese di Opera. Berlusconi è "assolutamente certo della sua correttezza", ed altri esponenti di Fi rilasciano dichiarazioni di solidarietà nei suoi confronti.
La Camera ha approvato, 395 voti favorevoli contro 138, la richiesta di arresto per il deputato di Fi Giancarlo Galan. Si sono espressi a favore Pd, M5s, Lega e Sel. Per Fi, invece, si tratta di una "barbarie".
Alla vigilia del voto dell'Aula di Montecitorio, alcuni esponenti di Fi chiedono che il parlamento sia solidale con le condizioni di salute di Gianfranco Galan. Per Capezzone: «La carcerazione preventiva è la negazione del diritto alla propria difesa».
I legali di Giancarlo Galan hanno fatto richiesta per il loro assistito di convertire il carcere negli arresti domiciliari, a causa delle sue gravi condizioni di salute. Al rinvio della seduta parlamentare si oppone l'Italia dei Valori, e anche Grillo preannuncia battaglia.
Così l'ex Ministro di Forza Italia, coinvolto nel caso Mose, in una conferenza stampa alla Camera nella quale illustrato la memoria difensiva inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio che deve decidere sulla sua richiesta di arresto avanzata dalla procura di Venezia per l'inchiesta sul Mose: «La casa l'ho comprata già restaurata». Il sottosegretario Baretta: «Il cantier
Il direttore don Antonio Sciortino: «Sulla famiglia anche questo governo stenta a dare risposte concrete. Nonostante le belle parole, che accrescono semmai l'amarezza di tanti genitori».
La senatrice di Sinistra ecologia e libertà: «La maggioranza si rifiuta di calendarizzare il ddl anticorruzione e intanto» il capo del Consorzio Venezia Nuova indagato per le tangenti ai politici nella costruzione del Mose di Venezia «è stato visto qui a Palazzo Madama stamattina»
Durante l'udienza ai membri del Csm, il Papa esorta la magistratura a non deludere le legittime attese della società italiana. Anche il Cardinal Bagnasco ha commentato i recenti scandali del pese all'Assemblea annuale di Alce invitando a non perdere la speranza nel futuro.
Dopo aver provveduto, come previsto dalla legge, alla comunicazione della revoca della Giunta e della presentazione delle sue dimissioni a decorrenza dal 13 giugno, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, è intervenuto oggi in sede di Consiglio Comunale riunito a Mestre.
Il premier: «La semplicita è la prima regole per evitare giochini sulle tangenti. Ci vuole chiarezza su regole e semplicità. Le mazzette nascono da un sistema complicato, arzigogolato fatto per anni e decenni puntando sulla difficoltà degli interventi»
Il senatore di Forza Italia: «Era ovvio che Orsoni si sarebbe dimesso. Dopo il patteggiamento non poteva rimanere sindaco di Venezia. Ora ci sono altri sui quali si deve fare luce»
L'esponente del Ncd: «Ci riferiamo a quello di Paolo Romano a 3 giorni dalle elezioni per una presunta tentata concussione non riuscita e anche a quello riguardante Scajola e la Rizzo e per quello che riguarda Orsoni il sindaco di Venezia non a caso oggi rientrato con una formula assai bizzarra».
Il primo cittadino ha lasciato dopo essere stato arrestato per l'inchiesta Mose. «Con grande amarezza concludo questo mio mandato - ha aggiunto - certo di avere sempre operato nell'interesse della città, dei suoi cittadini e delle sue cittadine. Ho deciso di farlo per marcare la mia estraneità dal mondo della politica»
«Siamo umanamente dispiaciuti per la condizione in cui si trova ma abbiamo maturato la convinzione che non vi siano le condizioni perché prosegua nel suo mandato di sindaco di Venezia», affermano in una nota Debora Serracchiani, vice segretario nazionale Pd e Roger De Menech, segretario regionale del Pd veneto
L'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio ha dato incarico al professor Franco Coppi «di procedere in via legale a tutela della sua reputazione in ordine alle notizie oggi diffuse dalla stampa ed ai relativi commenti». Il suo nome è stato accostato all'inchiesta Mose.
Il vicepresidente del Csm: «Tangentopoli è alle spalle. Oggi ci sono fenomeni meno organici, in alcuni casi riconducibili a singole individualità o a filiere più o meno criminali»
Lo ha dichiarato Alessia Morani, Responsabile Giustizia del Partito Democratico, alle telecamere di Klaus Davi: «Dobbiamo evitarlo, è un equlibrio molto delicato». Zaia: «Corruzione finirà solo per via politica». Squinzi: «Imprenditori corrotti non possono stare tra noi». Bianchi (Ncd): «Confisca beni per politici che rubano».
Il Presidente della Regione Veneto: «Ha sbugiardato chi nel PD lo ha fatto, compreso il segretario veneto. Se le accuse a Galan sono confermate quadro Mose inquietante. L'inchiesta prova estraneità Lega a tangenti».
«Leggo con sorpresa sul Fatto Quotidiano che sarei stato difensore del dott. Baita e che questi si sarebbe risolto a collaborare solo al cambio dei difensori. Era sì assistito dall'avv.Longo, ma che non mi aveva mai conosciuto né incontrato come dallo stesso specificato e come risulta dagli approfonditi atti d'indagine», ha ricordato l'avvocato
Per il consigliere politico di Silvio Berlusconi quelli usciti dai ballottaggi delle amministrative sono «dati molto frastagliati, fatti di luci e ombre per Forza Italia che risente anche di fattori locali, ma la vera notizia è che è andato al voto un italiano su due. Bisogna riflettere»
L'esponente del Partito democratico: "Il vero deficit stia in una miscela di arroganza del potere e fragilità e cinismo di una parte delle élite, non solo dentro la politica e le istituzioni"
Nelle prossime settimane il governo approverà un pacchetto di norme per inasprire le misure contro le tangenti e introdurre nuovi reati. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente
Il ministyro dei Trasporti: "Non dobbiamo buttare via il bambino con l'acqua sporca, tenendo a mente il suo scopo: salvare Venezia. Non è più tempo di scaricare la responsabilità sugli altri per mettersi a posto la coscienza, qui il problema è assumersi le responsabilità"
L'europarlamentare del Partito democratico: "Dobbiamo essere percepiti come normali, tra gente normale. Ricordo Berlinguer che ha fatto della normalità il proprio stile di vita. Dobbiamo ritrovare la missione dello spirito di servizio nel fare politica"
L'ex ministro dell'istruzione: "Ma la nostra ottica garantista non ci impedirà, se le accuse fossero confermate, di chiedere una condanna ferma dei casi di corruzione"
Il ministro per le Riforme: "Nel Pd c'è rispetto per la Costituzione e la presunzione di innocenza, ma stigmatizziamo in modo netto chi si sia macchiato di irregolarità. Se venissero comprovate queste accuse, il Pd ne trarrà le conseguenze, come abbiamo già fatto per Genovese nelle scorse settimane"
Ivo Rossi: "Chi è stato abituato a muoversi torbidamente pensa che anche gli altri siano fatti della stessa pasta. In tanti anni di vita pubblica nessuno, ribadisco, nessuno ha mai potuto sollevare nemmeno un si dice sul mio comportamento e su eventuali favori resi a famigliari in virtù della mia posizione"
Il Movimento 5 stelle: "Sono giorni che assistiamo a un teatrino sui poteri di intervento sugli appalti Expo che attendiamo siano affidati al presidente dell'Anac o al Commissario Unico Expo Sala, ma è ancora tutto miseramente fermo"
Le leggi ci sarebbero pure. Per gli appalti pubblici nel 2006 si fece addirittura un decreto legislativo, il 163. I risultati si sono visti. Eppure abbiamo anche un'Authority che dispone di 300 dipendenti per vigilare. Ma senza una rivoluzione culturale non ne basterebbero 3 mila.
«E' evidente che, se le gravi accuse mosse dalla Procura dovessero trovare conferma, si configurerebbe un danno enorme per la città e per i suoi abitanti, sia sul fronte economico che su quello della gestione del bene pubblico», ha commentato il presidente Carlo Rienzi.
Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione: «Sembrerebbe coinvolto il sistema imprenditoriale, il sistema politico ma anche il sistema dei controlli: ufficiali della Guardia di finanza, un magistrato contabile: il quadro che emerge è di una corruzione davvero penetrante, che viene in qualche modo favorita dalla quantità enorme di denaro che gira quando si tratta di Grandi Opere»
Il presidente dell'Anci sull'arresto del sindaco di Venezia: «Chiunque conosca la sua storia personale e professionale, non puo' dubitare della sua correttezza e della sua onestà».
Manette per Giorgio Orsoni, l'assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, il consigliere regionale del Pd Giampiero Marchese, gli imprenditori Franco Morbiolo e Roberto Meneguzzo, il generale in pensione Emilio Spaziante. Richiesta d'arresto anche per Giancarlo Galan, già presidente della Regione Veneto