Politica estera
Il lato oscuro del difficile percorso verso la democrazia del Paese che produce l'80% della pietra preziosa. Un settore destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi mesi con la fine del blocco delle importazioni delle gemme negli Stati Uniti
Primi prudenti passi della leader democratica vittoriosa alle elezioni
La vittoria di Aung San Suu Kyi e della sua Lega nazionale per la democrazia (Lnd) nelle elezioni di domenica potrebbe assimure dimensioni che vanno al di là delle più rosee aspettative della premio Nobel per la pace
Elezioni Birmania 2015
La leader democratica sa che il difficile viene ora: a seconda della portata della vittoria, dovrà trattare con il partito sostenuto dall'ex giunta militare, Usdp, e con le minoranze etniche per riuscire a formare un governo e per cambiare la Costituzione che le impedisce di diventare presidente. Con un'ulteriore incognita: cosa faranno i militari?
Non potrà diventare presidente, ma sarà «sopra il presidente»
A 70 anni, questa potrebbe essere l'occasione per Aung San Suu Kyi di realizzare quella trasformazione democratica di Myanmar, per la quale ha fatto una quindicina d'anni di arresti domiciliari
Prevista vittoria Aung San Suu Kyi, ma non sarà presidente
Il voto dell'8 novembre, nel quale tutti gli analisti prevedono una vittoria della Lega nazionale per la democrazia del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, è atteso come un momento di trasformazione radicale per un Paese che ha conosciuto decenni di dittatura militare