Tutti contro Matteo, in attesa del «partito di Mattarella»?
Le dimissioni posticipate del segretario Pd scatenano la resa dei conti nel partito. Intanto si profila un possibile nuovo partito dentro al partito?
Le dimissioni posticipate del segretario Pd scatenano la resa dei conti nel partito. Intanto si profila un possibile nuovo partito dentro al partito?
Il Senato ha detto sì anche al quarto voto di fiducia chiesto dal Governo al Rosatellum. Domani sono previste le dichiarazioni di voto e ci sarà il voto finale elettronico del provvedimento
Lo ha deciso il consiglio dei ministri. Quando è arrivato il momento di votare alla Camera è montata la protesta dai banchi del Movimento 5 stelle
Il governo Gentiloni ha posto la fiducia sul dl banche, che contiene alcune modifiche sfavorevoli ai risparmiatori, e in Parlamento si è scatenata la protesta del Movimento 5 stelle e di Fratelli d'Italia
Con 198 voti favorevoli, 35 contrari e 104 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva il provvedimento che introduce il reato di tortura nel nostro ordinamento. Soddisfatto il Pd. Cirielli: incostituzionale. Fontana: schiaffo alle forze di polizia
Il mercato libero dell'energia approderà in Italia solo nel 2019, ma le famiglie rischiano l'aumento delle bollette. Intanto, potrebbe entrare nel decreto la norma anti-scorrerie
Quando mancano gli argomenti si passa agli insulti: la ministra per i rapporti con il Parlamento a Reggio Emilia per un incontro del Pd in vista delle primarie, ha attaccato con parole pesantissime i pentastellati.
La “Paperona” del reame di Paolo Gentiloni è la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, ma anche gli altri redditi dei ministri non sfigurano. Ecco chi sono i più ricchi e i più «poveri» del Parlamento italiano
Il centro Italia sferzato da aventi naturali estremi è ormai in ginocchio. Polemiche sull'inutilizzo dei fondi raccolti con le donazioni
La presidente della Camera, sempre più ingombrante in Aula, ha tentato di zittire l'esponente del Movimento 5 stelle e lo ha anche ripreso per essersi rivolto alla Finocchiaro con il titolo di “ministro” e non di “ministra”
Il ministro Maria Elena Boschi toccherà tutte le province piemontesi, ma sarà la senatrice PD a raggiungere, il 16 settembre alle 18, il Museo del Territorio della nostra città
Il premier ribadisce il suo «no» alla pratica anche all'estero, ma la presidente di Fratelli d'Italia vuole che alle parole seguano i fatti: «Se fa sul serio renda perseguibile il reato anche commesso fuori dal nostro Paese»
Ormai è guerra aperta con tutti coloro che non la pensano come lui: i ribelli del Partito democratico, il presidente del Senato, forse persino il capo dello Stato. Così il premier si sta trasformando in un dittatorello da quattro soldi
Secondo la parlamentare toccare l'art.2 vuol dire azzerare il lavoro fatto: il Pd deve restare unito e procedere
La promessa di Matteo di tagliare l'Imu è una perfetta fotocopia di quella del suo predecessore Silvio: ormai è così a corto di idee da dover rispolverare slogan di dieci anni fa. Un segno che il suo governo è finito e che il premier è già in campagna elettorale
Un escamotage procedurale deciso dai gruppi di maggioranza e Forza Italia, assecondati dal presidente Pietro Grasso consentirà all'Italicum di essere ora con certezza il primo punto all'ordine del giorno dell'assemblea del Senato, alla ripresa dei lavori.
Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, commenta le vicende relative alla legge elettorale e spinge affinché il Governo chiuda la faccenda entro la fine del 2014. La Finocchiaro sottolinea, poi, quale dovrebbe essere la tempistica per la seconda lettura dell'Italicum che inizierà a giorni.
Il blog di Grillo denuncia gli accordi segreti (ma non tropo) tra il premier, Matteo Renzi, e l'ex Cavaliere, Silvio Berlusconi. Nel Patto del Nazareno non comparirebbero solo la Legge elettorale&co., ma anche l'elezione dell'erede di re Giorgio al Quirinale: si tratterebbe del Presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Angela Finocchiaro.
La Procura di Palermo decide di ammettere la presenza del super boss di Cosa Nostra Totò Riina all'audizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La politica reagisce alla decisione con una forte disapprovazione. Parole forte di dissenso sia dal Partito democratico che da Ncd.
«Abbiamo fatto una bella figura di m...», si sfoga amaro Berlusconi con tutti quanti gli vengono a tiro. Il suo candidato per la Consulta, Antonio Catricalà, è stato spazzato via dal voto di ieri. E pure quello di Renzi, cioè l’ex presidente della Camera Luciano Violante, non ha fatto una gran riuscita.
Ieri si è concluso l'esame degli articoli, in tutto 40, con poche modifiche. Ma il Movimento 5 stelle ha contestato duramente il Presidente del Senato Pietro Grasso accusato di essere «servile» nei confronti del governo e della maggioranza e di togliere loro il diritto di intervenire.
Matteo Renzi è ottimista: la prossima sarà la settimana conclusiva. L'obiettivo sembra davvero essere a portata di mano, con il superamento dei primi due articoli, quelli che sanciscono il superamento del bicameralismo perfetto e l'elezione di secondo grado del nuovo Senato che sarà composto da 95 membri eletti dai consigli regionali e 5 di nomina presidenziale, la riforma ha superato gli ostacoli
Il senatore PD Vannino Chiti, capofila dei dissidenti, ha suggerito di posticipare a settembre le dichiarazioni di voto e il voto finale, e al tempo stesso di ridurre il numero degli emendamenti per concentrare la discussione su pochi punti qualificanti e cercare una mediazione anche sul merito.
Ma le opposizioni non sembrano cogliere il messaggio distensivo del premier e restano sulle barricate. Per oggi il Senato si è preso una «pausa» dalla maratona costituzionale ma domani si riprende con le sedute a oltranza dalle 9,30 fino alle 24 e la prima insidia, il voto segreto sulla riduzione del numero dei parlamentari, non tarderà ad arrivare. Forza Italia intanto avverte: «No a modifiche».
Intanto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, che oggi è tornata in Aula per la replica del governo, ha difeso con le unghie il suo ddl dalle contestazioni che le sono piovute addosso dagli scranni dei senatori di M5S e Sel che accusano il governo di varare una riforma autoritaria.
E' iniziata la settimana decisiva per le riforme. Il premier si dice ottimista, ma oltre alla pioggia di emendamenti arriva anche l'altolà di Salvini: "Questa riforma non la votiamo".
Da Sel sono stati depositati quasi 6mila emendamenti, un altro migliaio dai dissidenti di Fi e Gal, nonostante il duro ultimatum lanciato oggi da Silvio Berlusconi nell'assemblea parlamentare. Numeri che potrebbero mettere davvero in difficoltà l'iter parlamentare della riforma. A questi si aggiungono i 200 emendamenti del M5S e un centinaio anche dalla Lega nonostante uno dei relatori della rifor
E' questo l'obiettivo del ddl di riforma costituzionale che inizia oggi il suo iter in aula al Senato, ha sottolineato nel suo intervento introduttivo Anna Finocchiaro (Pd), presidente della commissione Affari costituzionali e relatrice del testo assieme al leghista Roberto Calderoli.
Ieri il ddl Boschi ha ottenuto il primo via libera in commissione Affari costituzionali al Senato e da lunedì approderà in Aula anche se si entrerà nel vivo solo da martedì quando verranno presentati gli emendamenti, le votazioni inizieranno invece il giorno successivo. Giusto in tempo per dare a Matteo Renzi un argomento in più da portare al consiglio straordinario Ue del 16 luglio.
La commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato oggi le votazioni sui testi predisposti dai relatori Anna Finocchiaro (Pd) e Roberto Calderoli (Lega) ed ha dato l'ok alle prime norme che dovrebbero disegnare l'architettura del nuovo Parlamento. Un avvio prudente, in attesa dei nuovi contatti fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi
Resta da sciogliere il nodo sull'immunità dei nuovi senator, il governo ha sollevato dubbi sull'ipotesi che venga affidata alla Corte costituzionale il giudizio sulle autorizzazioni all'arresto dei parlamentari.
La data fissata il 3 luglio per portare il ddl costituzionale in aula al Senato potrebbe infatti essere solo indicativa. In molti infatti a Palazzo Madama sono convinti che occorrerà più tempo per chiudere l'intesa politica e anche per concludere l'esame in commissione, considerando che il termine per i subemendamenti è stato spostato dalle 12 alle 18 di domani quando l'ufficio di presidenza dovrà
L'annuncio di Roberto Calderoli: «E' stata trovata la quadra. Sono stati depositati gli emendamenti a firma Calderoli e Finocchiaro alla riforma costituzionale che, quindi, è in grado di partire serenamente». Proprio l'intesa con il partito di Silvio Berlusconi è stata difesa oggi dalla Boschi in vista dell'incontro di mercoledì con la delegazione, rigorosamente parlamentare, del M5S.
Il Partito Democratico ha ritrovato la sua compattezza a Palazzo Madama, ma la riforma costituzionale resta in stand by ancora per qualche giorno in attesa che Matteo Renzi, dopo gli incontri con il M5s e forse anche con Silvio Berlusconi, sciolga il nodo irrisolto della composizione del nuovo Senato.
Il Premier cerca di allargare il campo delle riforme e insegue il dialogo con M5s e Fi. La prossima settimana potrebbe essere fissato un incontro con Grillo, ma il vero nodo da sciogliere resta l'atteggiamento di Silvio Berlusconi
Il Presidente del Consiglio non intende perdere altro tempo sulla riforma del Senato e manda segnali chiari in vista del colloquio che dovrebbe avere con Silvio Berlusconi la prossima settimana, il vero snodo della partita delle riforme.
La presidente Anna Finocchiaro ha consultato i gruppi e si sono detti favorevoli Pd, Sel e M5s, contrari invece Lega Nord Fi, Ncd, Sc, Autonomisti e Gal. Dopo che il presidente del Senato, Pietro Grasso sarà informato del parere espresso, il passaggio a Montecitorio diventerà operativo
La presidente della commissione Affari costituzionali, Anna Finocchiaro, al termine del voto sul suo emendamento al ddl che istituisce il Comitato dei 42, osserva: «Si può partire nelle commissioni senza aspettare il comitato»
Le scelte di coalizione vengono favorite già in fase pre-elettorale perché «il premio viene attribuito a chi raggiunge il 40%, ma con un sistema che garantisce una tendenziale omogeneità di maggioranza in entrambe le Camere»
Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, nel corso dello speciale del Tg3: «No alle larghe intese, meglio il Governo per le riforme»
Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato e capolista in Puglia, nel corso di una manifestazione elettorale in provincia di Lecce: «Lettera Berlusconi su IMU ennesima truffa»
La Presidente dei Senatori Democratici: «C'è chi vuole caos per bloccare il PD. Sono pronti a mettere in stallo Paese, giocano col fuoco». Fini: «Se non si passa a fatti antipolitica dilaga». Alfano: «Speriamo in conclusione in tempi rapidi»
Il Centrodestra al lavoro per nuova norma «salva-Sallusti»
«Capisco che Gasparri cerchi di salvare il salvabile, ma è scorretto addebitare ad altri partiti proprie rersponsabilità. E' stato il PdL oggi a chiedere il rinvio in commissione Affari costituzionali sulla legge elettorale». Lo dichiara in una nota Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD
Passa l'articolo 3, voto a 18 anni per palazzo Madama. Finocchiaro (Pd): Non partecipiamo più a discussione indegna. Quagliariello (Pdl): Abbandono dell'Aula è atto eversivo. Gasparri (Pdl): Basta ostruzionismo, Senato deve votare
Se mai vedrà la luce, la nuova Camera sarà composta da 508 deputati (8 eletti all'estero), anziché 630, e i suoi membri potranno essere giovanissimi perché l'età minima per essere eletti si abbasserà da 25 a 21 anni. Schifani, criticato dal PD, rinvia il nodo semipresidenzialismo
Inammissibile la questione sollevata da un Giudice di Spoleto sulla legge 194. Mantovano: Decisione «pilatesca». Finocchiaro: La 194 è una buona legge, bisogna applicarla. Vendola: Fallito tentativo di affossare legge di civiltà. Livia Turco: La Legge 194 inattaccabile perché equilibrata
La Presidente dei Senatori Democratici: Ci auguriamo che anche altri gruppi facciano altrettanto. Casini: Chi traffica su voto segreto vuole santificare Grillo. Crosetto: Se non sarà preso a calci, i calci li prendiamo noi
Si complica il cammino delle riforme costituzionali al Senato: la proposta del Pdl di inserire il semipresidenzialismo nel testo Vizzini, approvato a larga maggioranza dalla commissione, mette in grossa difficoltà sia il Pd che il partito guidato da Angelino Alfano
La Senatrice Anna Finocchiaro vede i vertici dell'ABI: Pdl incerto si pronunci. Domani sarà tema del vertice con Monti