19 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Il Re passa la palla ai gruppi parlamentari

Spagna, verso un ritorno alle urne?

Dopo la bocciatura del socialista Pedro Sanchez e con meno di due mesi di tempo per la formazione di un nuovo esecutivo, il monarca spagnolo Felipe VI ha deciso di rinunciare «per il momento» a un nuovo giro di consultazioni.

Vacanza di potere potrebbe diventare insostenibile

Dopo Barcellona, Madrid alla ricerca di un governo

Il premier uscente, Mariano Rajoy, reclama il diritto di formare un governo, ma attualmente non ha alcun partner e la sua carta migliore sarebbe una «grande coalizione» con il partito socialista, in cambio di concessioni non è chiaro quanto generose e sincere in materia di riforme costituzionali.

Ma impasse catalano rende probabile anche nuove elezioni politiche

Catalogna verso il ritorno alle urne

La nuova bocciatura di Artur Mas come governatore della Catalogna, decisa ieri dalla dirigenza del movimento indipendentista della Cup, rende quasi inevitabile il ricorso a nuove elezioni regionali, ma cambia le carte in tavola anche a Madrid

Elezioni politiche spagnole 2015

Il bipolarismo in Spagna è (più o meno) morto

Il conservatore Partido Popular conferma i sondaggi e conquista 123 seggi, ben lontano dal numero magico di 176 che gli consentirebbe di governare da solo; i socialisti si fermano a quota 90, mentre gli emergenti Podemos e Ciudadanos rimangono rispettivamente a 69 e 40.

Elezioni politiche 2015

Spagna al voto: unica certezza, nessuna maggioranza

La stima dell'affluenza parla di un possibile 80%, un dato che di fatto rende poco affidabili i sondaggi, peraltro assai contraddittori ma che concordano nel confermare che nessun partito si avvciinerà neanche lontanamente alla maggioranza assoluta inaugurando così dopo quarant'anni di democrazia, l'era degli esecutivi di coalizione.

Elezioni politiche spagnole 2015

Podemos, l'altra sinistra

Il partito di Pablo Iglesias potrebbe trovarsi a dover fare i conti con la realtà di governo, seppure con una differenza che tutto sommato potrebbe giocare a suo favore: non potrà formare un esecutivo di maggioranza, ma potrà essere parte di un esecutivo di coalizione magari insieme ai «rivali» del PSOE.

Elezioni politiche del 20 dicembre

Ciudadanos, ago della bilancia delle elezioni spagnole

Nato dieci anni fa a Barcellona con l'obbiettivo di contrastare il nazionalismo catalano, ovvero di proporsi come alternativa autoctona al conservatore Partido Popular, Ciiutadans (C's), il partito guidato da Albert Rivera, si trova ad essere oggi l'ago della bilancia nelle elezioni politiche del 20 dicembre.

Non è un paese per rivoluzionari

Perché in Italia non Podemos?

Gli ex Indignados in Spagna e prima ancora Syriza in Grecia: in Europa trionfano i movimenti dal basso che vogliono abbattere il sistema. Qui da noi, invece, dobbiamo accontentarci delle loro copie sbiadite: Grillo, Landini, Civati

I mercati finanziari temono più Iglesias che Tsipras

Podemos fa tremare Bruxelles

Se i signori della finanza hanno guardato fin qui con poca preoccupazione alla crisi greca e all'ipotesi del Grexit, il successo di Podemos potrebbe cambiare le cose: ecco perché i mercati finanziari temono più la Spagna che la Grecia.

In Italia coro bipartisan: la UE cambi

«Una boccata d'ossigeno per l'Europa dei popoli»

Il segretario del Carroccio Salvini: i risultati in Spagna e Polonia sono «bellissimi» e rappresentano «una bella mazzata per i difensori dell'Europa delle banche e per i servi di Bruxelles». Berlusconi: «Se l'Europa continuerà ad agire come ha fatto in questi anni di crisi il ritorno alla lira sarà inevitabile»

La riscossa di Podemos e Ciudadanos

Spagna, Podemos vince perché è populista?

Partitismo e status quo i grandi sconfitti delle amministrative spagnole: a rivoluzionare lo scacchiere politico, la «rottamazione» di Ciudadanos e, soprattutto, il «populismo» di sinistra di Podemos. Un vento di cambiamento e ribellione che soffia in tutta Europa, facendo traballare l'Unione

Seconda tappa della maratona elettorale

Spagna: bipolarismo addio, al via il gioco delle alleanze

Il conservatore Partido Popular perde la maggioranza assoluta in tutte le regioni in cui governava in solitario, mentre i socialisti del Psoe limitano i danni ma non ottengono il sorpasso: tra tutti e due i maggiori partiti guadagnano poco più del 50% dei voti mentre le nuove alternative, Podemos e Ciudadanos confermano di essere forze con cui dover fare i conti.

Grandissima incertezza, ancora indeciso un terzo dell'elettorato

Spagna, con le regionali riprende la maratona elettorale

La perdita di consensi dei due principali partiti, il conservatore Pp e i socialisti del Psoe, e l'ascesa delle alternative populiste a destra e a sinistra (rispettivamente Ciudadanos e Podemos) lascia gli elettori nell'incertezza: i sondaggi sono assai volatili e la percentuale degli indecisi si aggira fra il 30% e il 45% dei votanti.

Borse in picchiata, interessi sul debito alle stelle

Spagna, per Rajoy «missione impossibile» su economia e mercati

In vista maxi-manovre con rischi depressivi e alti costi sociali. Da Bruxelles, il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, si è congratulato con Rajoy, ricordandogli subito come la Spagna debba «adottare misure importanti». Rubalcaba ammette la sconfitta e chiede il congresso del Psoe