"O parmigiano, portami via": antifascisti insorgono contro Giorgia Meloni
Una foto tra le forme di parmigiano e il commento: «O parmigiano portami via». Immediata la reazione social del popolo della sinistra
Una foto tra le forme di parmigiano e il commento: «O parmigiano portami via». Immediata la reazione social del popolo della sinistra
L'etichetta a semaforo sul cibo è stata introdotta nel Regno Unito nel 2013 e ora le Big Food vorrebbero estenderla a tutto il mercato europeo. Ma le informazioni in essa contenute sono parziali, distorte e ingannevoli per i consumatori
L'accordo tra il governo italiano e Alibaba apre le porte di un mercato costituito da circa 430 milioni di consumatori cinesi all'export italiano. Si tratta di un'alleanza strategica e una grande chance per il made in Italy.
Nel 2015 sono spariti prodotti per oltre 2,95 miliardi di euro. E gli Stati Uniti sono i leader della contraffazione
Brescia e Mantova insieme hanno prodotto oltre il 50% delle forme di Grana Padano nel 2014. Primo mercato si è confermata la Germania, con 373.192 forme, seguita dagli USA con 142.608 e dalla Svizzera con 142,554 forme.
La crisi fa più danni del terremoto del maggio 2012. E' stata chiusa una stalla su quattro, impegnata nella produzione del latte per il Parmigiano Reggiano. Ne consegue la perdita drammatica di migliaia di posti di lavoro negli allevamenti e nei caseifici. L'On. Filippo Gallinella, parlamentare del M5S, è intervenuto ai microfoni di DiariodelWeb.it.
Allarme rosso per il Parmigiano Reggiano. Il prodotto di latte vaccino Dop più famoso al mondo è in difficoltà. Una brutta notizia, non solo per tutti i buongustai - italiani e stranieri -, ma anche e soprattutto per la nostra economia.
Raggiunto accordo per la definizione di un certificato sanitario. Si creano così le condizioni per avviare nuovi flussi commerciali di prodotti lattiero caseari nel mercato per paese nordafricano.
«Si chiude la fase uno, quella dell'emergenza, la più drammatica da domani nessun casaro del Parmigiano Reggiano dovrà più svegliarsi e vedere il proprio lavoro di due anni ammassato a terra e danneggiato» ha detto il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai, sulle pagine della «Gazzetta di Reggio»