Attacco a Istanbul: perché per Ankara c'entrano i servizi segreti stranieri
Secondo il vicepremier turco i servizi segreti stranieri potrebbero avere avuto un ruolo nell'attentato. Nel frattempo proseguono gli arresti nella comunità di uiguri
Secondo il vicepremier turco i servizi segreti stranieri potrebbero avere avuto un ruolo nell'attentato. Nel frattempo proseguono gli arresti nella comunità di uiguri
I dimostranti, molti dei quali inalberavano torce accese, sfilavano all'ombra di grandi striscioni con slogan nazionalisti, inveendo violentemente contro l'imam in esilio Fethullah Gulen. Erdogan: «I golpisti sono terroristi, traditori senza onore».
Niente reinstaurazione della pena di morte - almeno non ancora - ma tre mesi di stato di emergenza: questa la decisione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara
Mentre il governo turco continua l'epurazione dell'apparato statale da tutti i possibili membri sospetti di avere legami con il tentato golpe del 15 luglio scorso, restano tutte le incertezze riguardo ai possibili ulteriori sviluppi del drammatico episodio. E molte domande a cui rispondere.
Dopo l'Esercito, la Polizia e la Giustizia, nel mirino del presidente turco è entrato anche il mondo dell'istruzione, con la richiesta da parte del ministero competente di sospendere 15.000 dipendenti.
A tre giorni dal fallito golpe in Turchia si contano quasi 8.000 poliziotti sospesi e oltre 6.000 membri dell'esercito e del corpo giudiziario arrestati. Intanto circa 1.800 membri delle forze speciali sono stati dispiegati nella notte a Istanbul per presidiare i punti sensibili della megalopoli sul Bosforo.
Decine di militari alzano le braccia e camminano lentamente procedendo sul ponte sul Bosforo che avevano bloccato durante il tentativo di golpe. Ad attenderli sul ponte, insieme alla polizia, molti cittadini
La gente accorsa per strada a Istanbul contro il tentativo di colpo di Stato cerca di scappare e mettersi al riparo sul ponte sul Bosforo dietro ad auto e moto, quando l'esercito apre il fuoco contro i civili. Si sentono spari e si vede gente ferita.
A Bruxelles temono che Erdogan potrebbe essere tentato di dare un ulteriore giro di vite sui diritti e le libertà civili nel Paese, con un aumento della già grave repressione degli oppositori e della stampa non allineata, con la sospensione dello stato di diritto, e con una punizione «esemplare» dei responsabili come traditori.
Scatta l'ora della resa dei conti, già sanguinosa, mentre il Governo turco dichiara definitivamente fallito il tentativo di golpe. Ma il presidente Recep Tayyip Erdogan esorta la popolazione a presidiare le strade, evocando la possibilità di un colpo di coda dei rivoltosi.
Il golpe è fallito anche perché i manifestanti hanno aiutato la polizia fedele ad Erdogan ad arrestare i militari ribelli. Il capo delle forze armate turche ad interim Umit Dundar ha annunciato che sono stati uccisi 104 golpisti
Il Parlamento turco si è riunito in sessione straordinaria questa mattina ad Ankara dopo il tentativo di golpe della notte, che ha visto la sede dell'assemblea dei deputati colpita da raid aerei. La riunione è ritrasmessa in diretta dalla televisione. Il palazzo, bersaglio dei soldati ribelli, ha subito danni ingenti.
Oltre 90 i morti, 1200 feriti e più di 1.500 soldati arrestati dalla polizia. Erdogan Recep Tayyip è riuscito a invertire inaspettatamente le sorti del colpo di Stato di Ankara e ad avere la meglio sui militari
I caccia f-16 turchi hanno sorvolato le città a bassissima quota, durante il tentativo fallito di golpe militare per rovesciare il governo di Recep Tayyip Erdogan. Fonti locali parlano anche di alcune bombe sganciate nei pressi del palazzo presidenziale.
Jet, carri armati ed elicotteri su Ankara, diciassette poliziotti morti. Il premier turco Yildrim: «Pagheranno un prezzo molto alto, un Paese democratico non permetterà azioni del genere».
Con una sequenza di eventi inattesi, drammatici, sanguinosi, susseguitisi per tutta la notte, l'esito della lotta per il potere sembra deciso: il presidente Recep Tayyip Erdogan e il suo governo restano in sella, i militari hanno fallito. Intanto il presidente turco punta il dito contro il potente imam Gulen.
Così il segretario della Lega Nord che lancia anche l'hastag #maiturchiaineuropa: «Tanti saluti alla libertà di stampa e al rispetto delle minoranze». Bizzotto: «Folle pensare di farla entrare in UE».
Intanto un totale di 1.563 militari sono stati arrestati in tutta la Turchia, secondo quanto riferito da un responsabile turco, mentre nelle prime ore di questa mattina il premier turco aveva nominato un nuovo capo di stato maggiore, generale Umit Dundar.
Il Presidente americano Obama: «Evitare violenza e spargimento di sangue». Il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha invitato i turchi a «evitare lo scontro mortale» e ha chiesto che i problemi della Turchia siano «risolti in conformità con la Costituzione».
Le forze di sicurezza hanno proceduto all'arresto di 336 persone, per la gran parte militari e alcuni colonnelli. Intanto dagli Stati uniti dove risiede, il predicatore Fethullah Gulen, nemico giurato del presidente turco Erdogan, ha condannato il tentato golpe in Turchia «nei termini più forti».
Il capo dello Stato era fuori Ankara - a Bodrum con la famiglia, secondo fonti mediatiche - quando gli alti gradi dell'esercito (un gruppo «minoritario», a suo avviso) hanno annunciato il suo spodestamento.
Se siamo abituati a sentire parlare della Guinea in termini di colpi di stato, narcotraffico ed estrema povertà, «Guinendadi» offre un nuovo punto di vista sul Paese, dando voce a personalità, associazioni ed esperienze di cittadinanza attiva e impegno sociale e politico
A causa del colpo di Stato che ha portato giunta al potere. Lo ha reso noto il Dipartimento della Difesa statunitense
La giunta militare che ha assunto il potere in Thailandia ha annunciato di aver vietato di lasciare il territorio tailandese a 155 persone, fra cui l'ex premier Yingluck Shinawatra, «al fine di mantenere la pace e l'ordine».
L’esercito thailandese ha annunciato un colpo di stato, in un discorso televisivo alla nazione tenuto dal capo di stato maggiore Prayuth Chan-ocha, capo dell’esercito. L’esercito ha preso il potere «per ripristinare l’ordine e spingere per il raggiungimento di riforme politiche», ha detto Prayuth annunciando il golpe, il 12esimo dal 1932 a oggi nel Paese.
Dopo mesi di crisi politica e manifestazioni antigovernative che hanno fatto almeno 28 morti e centinaia di feriti. La decisione mira a «restaurare la pace e l'ordine pubblico» e non rappresenta «un colpo di Stato». Washington: «Deve essere una fase temporanea»
Dopo mesi di crisi politica e manifestazioni antigovernative che hanno fatto almeno 28 morti e centinaia di feriti è stata presa la decisione per «restaurare la pace e l'ordine pubblico» e non rappresenta «un colpo di Stato», ha fatto sapere la televisione controllata dai militari