Trump, persona dell'anno, vuole tassare chi porta il lavoro all'estero. Trema la Apple
Un dazio molto pesante per chi porta la produzione fuori dagli Usa, il 35%. Banche e multinazionali mettono in guardia Donald Trump
Un dazio molto pesante per chi porta la produzione fuori dagli Usa, il 35%. Banche e multinazionali mettono in guardia Donald Trump
Dopo sedici anni, nel giorno dell'elezione di Trump, la borsa di New York ha raggiunto il suo massimo storico a quota 18.807 punti. Il Nasnaq, invece, arranca
Per l'esponente del Partito democratico il candidato repubblicano alla Casa bianca "rappresenta una tradizionale politica americana, subalterna ai petrolieri, a favore del carbone, negazionista sul piano dei mutamenti climatici"
Ovviamente mi auguro che vinca la Clinton e che la prossima presidenza americana segua quello che Obama ha fatto nel modo in cui si è interfacciato con i conflitti del mondo, ha affermato questa mattina a Genova il ministro della Difesa italiano
Cinque comizi in cinque Stati chiave per il candidato repubblicano alla Casa bianca che non ha perso occasione per attaccare la sua rivale democratica Hillary: "E' la persona più corrotta che ha corso per la presidenza degli Stati Uniti, lei è protetta da un sistema totalmente truccato"
Le due popstar si sono esibite a Raleigh, in North Carolina. Hanno cantato insieme davanti a una folla in delirio. Baci e abbracci con la famiglia Clinton
La candidata democratica Hillary Clinton ha confermato il consolidato appetito di famiglia per il profumo dei soldi e per comportamenti estremamente disinvolti. Dal canto suo lo sfidante repubblicano ha usato toni forti contro gli ispanici, 56 milioni di residenti negli Usa
Queste elezioni saranno le prime dell’era post-moderna che si caratterizzeranno per l’emersione di una nuova classe sociale di massa: la middle class impoverita. La Clinton, che in linea teorica dovrebbe rappresentare questo magma travolto dalla globalizzazione, in realtà lo deplora
Il clima dello scontro fra il repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton è rovente, con il primo che ha invitato i suoi sostenitori a non abbassare la guardia e monitorare i seggi in tutto il Paese
La polizia federale statunitense ha diffuso 129 pagine di documenti, riguardo la grazia concessa dall'ex presidente nel suo ultimo giorno di mandato a uno dei maggiori ricercati d'America: Marc Rich. Obama attacca l'agenzia e sulle presidenziali avverte: se vincerà Trump è in gioco il «destino della Repubblica»
Nella sua campagna di sostegno alla candidata democratica Hillary Clinton, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è rivolto ai votanti maschi chiedendo loro di guardarsi dentro e capire se nella scelta tra i due non sia il sesso a farli esitare
Il candidato repubblicano ha assicurato che archivierà la riforma sanitaria voluta e approvata tra molte controversie dall'amministrazione del presidente Barack Obama, dopo la vittoria dell'8 novembre che gli garantirà la Casa bianca
A una settimana dalle elezioni americane, la candidata democratica Hillary Clinton che da alcuni era data in vantaggio ora è in caduta libera a causa dell'email-gate che l'ha vista coinvolta quando era segretario di Stato e su cui indaga l'Fbi
L'aereo della campagna elettorale del candidato repubblicano alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Mike Pence, è uscito fuori pista all'aeroporto newyorchese di LaGuardia. NY era sotto una pioggia battente
Uno Stato che con i suoi 29 grandi elettori risulterà probabilmente decisivo. Soprattutto per il candidato repubblicano Donald Trump che non ha perso occasione per attaccare la rivale democratica Hillary Clinton
Due settimane dall'Election Day che deciderà la corsa alla Casa bianca. Da tempo, si registra un leitmotiv ricorrente per una serie di sondaggi tutti estremamente negativi per Donald Trump ma gli ultimi dati parlano dei due candidati appaiati
Il candidato repubblicano rispondendo a una domanda diretta non si è impegnato a riconoscere il risultato delle elezioni in caso di sconfitta
Torna all'attacco Trump contro Hillary Clinton, accusandola di favorire l'ingresso nel Paese di immigrati che potrebbero essere vicini al terrorismo islamico
Uno scontro a colpi di parole, di insulti e persino di minacce. Il secondo confronto televisivo fra i candidati alla Casa Bianca Hillary Clinton e Donald Trump non ha deluso le attese di chi si aspettava un duello senza esclusione di colpi
Mentre la Clinton rassicura la finanza internazionale, Trump potrebbe portare a un bello scossone: a partire dalle sue scelte protezionistiche in materia economica
Vedendo la lista degli interventi previsti e i temi delle serate, secondo i piani ottenuti dal New York Times, si nota il tocco da showman del miliardario, diventato star televisiva con «The Apprentice». Serate a tema, parleranno sportivi, imprenditori e parenti.
Donald Trump, almeno una cosa, l'ha ottenuta: ha risvegliato il gigante latino. Perché il numero di richieste di cittadinanza e di iscrizioni alle liste elettorali da parte di ispanici è raddoppiato.
Una vittoria semplice e quasi schiacciante per i due candidati a New York. Il magnate americano ha stracciato i rivali, aggiudicandosi tutti i 95 delegati in palio
Decisivo il discorso anti-immigrati del miliardario repubblicano, che ha provocato un inaspettato volano per l'aumento delle richieste di cittadinanza
A Londra per promuovere il suo ultimo libro «La France pour la vie», la Francia per la vita, Nicolas Sarkozy non ha risparmiato strali contro il candidato repubblicano alla Casa Bianca denunciando quelli che ha definito il suo populismo e la sua volgarità.
Il New York Times ha parlato di «sindrome Trump-Berlusconi», evidenziando le profonde somiglianze tra i due politici e le circostanze che hanno favorito la loro ascesa. Ma più che le analogie tra The Donald e il Silvio del '94, dovrebbero colpirci quelle tra gli Usa e l'Europa di oggi: stesse paure, stessa disillusione, stessa disperata ricerca di nuove risposte.
Il secondo «Super Tuesday» pare aver praticamente chiuso i giochi per le nomination democratica e repubblicana.
Donald Trump continua a inanellare una vittoria dopo l'altra in questa stagione delle primarie americane, sferzando colpi agli altri aspiranti repubblicani alla Casa Bianca così come al partito che non sa come fermarlo dall'aggiudicarsi la nomination.
La corsa di Donald Trump verso la nomination repubblicana per le presidenziali statunitensi affronta oggi due nuovi test in Michigan e Mississippi, Stati dove i rivali John Kasich e Ted Cruz potrebbero far valere la loro forza regionale
L'ex sindaco di New York non scenderà in campo per le elezioni presidenziali del 2016. Il miliardario a capo del colosso dei media che prende il suo nome afferma di temere che una sua eventuale candidatura da indipendente possa indirettamente favorire l'ascesa del repubblicano Donald Trump o il suo rivale Ted Cruz.
Qualche risultato in controtendenza nella corsa alle primarie per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Ma gli equilibri al momento restano immutati. Il miliardario: «è fallito il tentativo del partito di eliminarmi».
Sempre più addetti ai lavori ne sono convinti, partendo da quello che è ormai un assioma: nessun altro candidato ha la possibilità di ottenere i 1.237 delegati necessari per conquistare la nomination, prima della convention nazionale in programma nella città dell'Ohio dal 18 al 21 luglio.
E’ ormai il più papabile candidato repubblicano in lizza per la Casa Bianca, nonché il più contestato, il più politicamente scorretto, il più temuto, il più scomodo per l’establishment. Ma Donald Trump è a un passo dal conquistare l’America. Come sarebbe il mondo sotto il presidente dello showbiz?
Per Dario Fabbri, collaboratore di Limes, Hillary Clinton ha di fatto in mano la nomination democratica mentre Donald Trump è senza dubbio il favorito sul fronte repubblicano anche se colpi di scena e svolte non sono almeno in linea di principio da escludere.
Ecco a voi l'identikit dell'elettore di Donald Trump, a confronto con altri due sottogruppi repubblicani, quello dei conservatori sociali, che sostengono Ted Cruz, e quello dei sostenitori di candidati dell'establishment, come Marco Rubio.
Due vittorie nette, attese, ma non tali da chiudere le primarie. Donald Trump e Hillary Clinton hanno gettato le basi per la conquista delle nomination nel Super Tuesday, il primo grande appuntamento delle primarie statunitensi.
Archiviati i primi risultati di febbraio, che hanno già dato indicazioni importanti per l'assegnazione delle nomination in vista delle elezioni presidenziali statunitensi dell'8 novembre, oggi le primarie repubblicane e democratiche vivranno un momento fondamentale: è il cosiddetto Super Tuesday
Il Washington Post ha descritto Trump come il Frankestein dei repubblicani, il risultato «mostruoso» (etimologicamente 'fuori dalla norma') di una politica trita e bigotta. E se Hillary, pur dall'altra parte, è esattamente l'incarnazione di quella «politica» con tutte le sue ambiguità, il confronto che (da previsioni) si prospetta è il perfetto segno dei tempi.
Si accende la polemica sulle parole di Papa Francesco che definisce il candidato repubblicano, Donald Trump, non cristiano per aver pensato di alzare un muro tra Stati Uniti e Messico. Durissima la risposta di Trump
La governatrice del South Carolina, Nikki Haley, ha espresso il proprio «endorsement» in favore del senatore della Florida, Marco Rubio.
Si avvicinano i caucus in Nevada, previsti il 23 febbraio. Ecco chi sono i candidati favoriti.
L'ex presidente americano George W. Bush è sceso in campo per sostenere la corsa alla Casa Bianca di suo fratello Jeb, candidato del partito repubblicano finora in difficoltà. La South Carolina potrebbe essere l'ultima occasione per rientrare davvero in gara.
I sei candidati repubblicani alla Casa Bianca si sono affrontati in un dibattito senza esclusione di colpi su temi quale politica estera e Corte suprema, in molti momenti caotico e confuso.
Le vittorie di Donald Trump e di Bernie Sanders erano in certa misura previste dai sondaggi. Ma i risultati hanno regalato anche qualche sorpresa. Ecco come interpretare il voto del New Hampshire, e cosa aspettarsi dalle prossime tappe.
Le voci fatte circolare qualche settimana fa dal New York Times, che citava persone molto vicine all'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, sembrano ora avere una conferma.
Lo scenario è molto diverso, come lo sono i risultati dei sondaggi e le aspettative, in confronto alla settimana scorsa
Dopo l'Iowa, il New Hampshire; dopo gli evangelici, gli indipendenti. Il passaggio dai caucus del primo febbraio alle primarie di domani è stato denso di polemiche, scontri, accuse, che hanno coinvolto anche il più compassato campo democratico
Questa volta Donald Trump c'era, ma il protagonista dell'ultimo dibattito tra i repubblicani è stato il sempre più temibile Marco Rubio
Erano dati dai sondaggi vincenti - seppur di poco -. Ma i due superfavoriti nella corsa alla Casa Bianca, Hillary Clinton e Donald Trump, ieri in Iowa si sono aggiudicati un risultato inferiore alle aspettative. Ecco come interpretare la non vittoria della Clinton e la sconfitta di Trump
I caucus dell'Iowa presentano notoriamente un'importanza elettorale notevole. Ma la storia insegna che vincere all'inizio non è affatto necessario per condurre una buona partita