Dopo 8 anni «finalmente Yara ha avuto giustizia»
La Cassazione ha respinto la difesa. I giudici hanno stabilito che Massimo Giuseppe Bossetti è l'assassino della giovane di Brembate
La Cassazione ha respinto la difesa. I giudici hanno stabilito che Massimo Giuseppe Bossetti è l'assassino della giovane di Brembate
Venerdì 12 ottobre è fissata in calendario in Cassazione l'udienza: si potrebbe chiudere quindi uno dei casi di cronaca nera più eclatanti degli ultimi anni
Al Bérghem Fest il ministro si è intrattenuto con Letizia Ruggeri, pm dell'inchiesta sulla morte di Yara. I legali della difesa: «Si confronti anche con noi»
Condannato all'ergastolo anche in appello. Alla Corte d'Assise d'Appello di Brescia sono servite 15 ore per arrivare a confermare la sentenza del primo grado di giudizio sull'omicidio di Yara Gambirasio
Secondo il consulente informatico di Massimo Bossetti nei due pc rinvenuti in casa del muratore «nessuna evidenza di ricerche che denotino un interesse particolare» nei confronti di ragazzine
Il presidente della corte d'assise di Bergamo ha sospeso l'esame del custode della palestra da cui sparì la giovane perché era venuta meno «qualsiasi genuinità delle prove»
Aveva «occhi azzurri, quasi bianchi«, come «quelli di una volpe»: Alma Azzolini, 55 anni, ha ricostruito stamane davanti alla Corte d'Assise di Bergamo le due volte che ha incrociato Massimo Bossetti
È stata questa la certezza investigativa degli esperti del Ris impegnati nelle indagini sull'omicidio di Yara Gambirasio dopo aver rintracciato la presenza del Dna denominato Ignoto 1 sugli slip e sui leggings della 13enne di Brembate di Sopra
E' ancora una volta scontro tra accusa e difesa nell'aula del processo sull'omicidio di Yara Gambirasio in corso a Bergamo a carico di Massimo Bossetti. Dopo le minacce vigilanza speciale al pm Letizia Ruggeri.
La testimonianza di Maura Panarese davanti agli occhi di Bossetti: «Il 26 novembre 2010 era il giorno del pagellino e Yara era contenta: aveva preso voti bellissimi»
La svolta investigativa arriva il 16 giugno 2014, quando un muratore di 44 anni, Massimo Giuseppe Bossetti, viene arrestato sulla base delle indagini sul Dna, che nel caso dell'uomo risulta sovrapponibile a quello rilevato sugli indumenti intimi di Yara
I giudici della Corte d'Assise di Bergamo hanno aggiornato l'udienza al prossimo 17 luglio alle ore 10.30, quando decideranno sulle eccezioni preliminari sollevate dalla difesa.
È il verdetto espresso oggi dai giudici del Tribunale del Riesame di Brescia. Avvocato Salvagni: «Valuteremo motivazioni per eventuale ricorso». Intanto il compagno di cella racconta al PM: «In tv si sofferma sulle ragazzine»
L'uomo è sorpreso dal fatto che, a distanza di quattro mesi dal suo arresto, vengano ancora sentite molte persone legate alla loro famiglia. Intanto il carpentiere di Mapello ha reso dichiarazione spontanee in aula: «Non sono un assassino».
E' quanto precisano in una nota i Carabinieri riferendosi ai filmati delle telecamere poi rivelatesi utili all'indagine e che erano stati acquisiti nella primissima fase dell'indagine sulla scomparsa di Yara Gambirasio dai militari del Ros dei Carabinieri in collaborazione con il comando provinciale di Bergamo.
Lo ha dichiarato Vinicio Nardo, segretario Unione Camere Penali, intervenendo a «Checkpoint» su Tgcom24: «Il fermo di Bossetti è una forzatura». Il blog di Grillo: «Il Ministro dell'Interno deve dimettersi».
E' possibile, che la maggioranza si allarghi a sinistra, il Pd non va «a caccia di parlamentari», ma sono «benvenuti» coloro che decidono di appoggiare anche singole misure del governo, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Dopo che il ministro dell'Interno ha fornito il nome dell'arrestato, il procuratore capo, Francesco Dettori, puntualizza che gli inquirenti puntavano a mantenere la vicenda sotto silenzio «a tutela dell'indagato in relazione al quale, come prevede la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza»
E' un figlio illegittimo di un autista di Gorno, paesino della Bergamasca. Lo conferma il test del Dna svolto sul corpo dell'uomo, Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999. Nel processo però l'omicida resta senza volto. «Ignoto 1» per l'appunto è il nome che gli inquirenti hanno dato all'assassino della tredicenne trovata morta a Chignolo d'Isola il 26 febbraio 2011
Lo rivela il quotidiano «Eco di Bergamo» sottolineando che il presunto «Mario» è un sessantenne di Bergamo, che questa mattina si è presentato proprio nella sede del giornale orobico, che domani pubblicherà l'intervista integrale all'uomo
Il marocchino era sospettato dell'omicidio della giovane. Lo rende noto l'Eco di Bergamo, spiegando che in questo modo di fatto il gip sembra aver dato ragione alle istanze dell'avvocato della famiglia di Yara Gambirasio
L'appello a Quarto grado su Retequattro: «L'unica cosa che potrebbe e dovrebbe fare è quella di ravvedersi»
Il Sostituto Procuratore: «Prelevati 10mila profili, per ora il campo delle indagini non si può restringere e di svolta non si può parlare. E' un'indagine che prosegue per acquisizioni successive»
Ruggeri: «Non posso dire nulla. Continuiamo a fare tutti i prelievi di Dna, come è successo finora». Sembrano quindi confermate, o almeno non negate, una serie di indiscrezioni degli ultimi giorni, ma con grande cautela
Il Pubblico Ministero Letizia Ruggeri all'Eco di Bergamo: «Non vorrei che certi atti venissero esibiti»
Il Pm non firma le rogatorie chieste da Carabinieri e Polizia
Sulle ferite isolata polvere da cantiere. Tagli netti, dovuta alla lama fine utilizzata dai piastrellisti
Confessa ai Carabinieri un uomo 33 anni. Pm: «Delitto contro le indagini»
Ferite al corpo concause del decesso della 13enne di Brembate. Uno spunto di rilievo potrebbe invece arrivare in merito al luogo del delitto
Il Magistrato che indaga: «Il Dna sulla felpa e lo strangolamento sono solo fantasie». Per gli inquirenti i punti fermi restano pochi
Chiamati da Carabinieri e Polizia a rilasciare tampone di saliva. L'obiettivo degli inquirenti è confrontare il dna isolato da un guanto di Yara
L'invito alle famiglie e ai clienti della palestra a dare tracce biologiche. I tamponi vengono effettuati dopo una dichiarazione di volontarietà da parte dei diretti interessati
Isolato codice genetico che potrebbe dare una svolta a indagini. Il caso si conferma difficile e nessuna pista investigativa si è mai concretizzata
La ferita a forma di X forse inferta quando era già morente. Gli investigatori confermano inoltre che durante le indagini i sospetti si sono concentrati e si concentrano su un furgone bianco
Le parole del sostituto procuratore Ruggeri suonano come una doccia fredda sul clamore suscitato dal ritrovamento delle due tracce
Le indiscrezioni sono confermate: il Dna di un uomo e di una donna sul cadavere di Yara. Usate due armi diverse. Negli ospedali si cerca uomo ferito
Ferite compatibili con armi differenti: un punteruolo e una lama
Colonnello dei Carabinieri: «E' un'indiscrezione». Anche la Procura di Bergamo non smentisce
Di un'ora e mezza in Procura a Bergamo, massimo riserbo. Presi letteralmente d'assalto da giornalisti, fotografi e operatori tv
Non solo codici genetici di 10 pregiudicati. E una prima relazione dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo sull'autopsia è attesa per domani in Procura
Dal riserbo degli inquirenti emerge una testimonianza della prima ora
Cattaneo: «L'unica persona che può parlare è il Magistrato»
Ma sul corpo non ci sono segni evidenti di violenza sessuale
Allo studio effetti agenti atmosferici e ambientali sul corpo
A sostenerlo è il criminologo Francesco Bruno, docente di Psicopatologia forense e criminologia all'università La Sapienza di Roma: «Coltello forse depistaggio. Nel sistema ricerche serve regia»
L'esame sul corpo decisivo per confermare le ipotesi di accoltellamento
Il paese in lutto, trovati anche il cellulare e l'iPod. Gli inquirenti ora dovranno capire se Yara si trovava su quel campo dal giorno della sua morte
Lunedi veglia funebre in paese. Annullata la sfilata carnevale. L'esame del cadavere sarà determinante per fare luce sul giallo del ritrovamento
In evidente stato di decomposizione. La ragazzina scomparsa da novanta giorni riconosciuta anche da apparecchio
Testimone avrebbe visto un auto lasciare in fretta l'area del ritrovamento