26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Torna la battaglia delle pensioni

Sindacati uniti contro la legge Fornero

Cambiare la legge Fornero sulle pensioni per introdurre una flessibilità in uscita con cui liberare posti di lavoro e fare largo ai giovani. A richiederlo, ancora una volta, sono Cgil, Cisl e Uil che per questo hanno convocato, a Torino, Firenze e Bari, gli attivi dei quadri e dei delegati dei lavoratori.

Previdenza

Si scalda il fronte pensioni

Dopo che il premier Matteo Renzi ha precisato che modifiche sulla flessibilità in uscita ci saranno solo a costo zero per lo Stato. Il Mef oggi ha impresso uno stop anche al percorso avviato dalla commissione Lavoro della Camera sulla settima salvaguardia per gli esodati e sulla cosiddetta Opzione donna

Welfare | Previdenza

«Riformare la legge Fornero subito»

La flessibilità «è un'esigenza riconosciuta da tutti, peraltro riconosciuta dal governo fino a pochi giorni fa, dire che non si fa fino al 2018 significa che si fanno altre scelte di politica economica» e «continueremo ad avere un disoccupazione giovanile al 40% che è il dramma più grande del Paese». Così il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica.

Sit-in sotto il Consolato americano a piazza della Repubblica

Barbagallo: «Le multinazionali fanno shopping in Italia, ma giocano con la vita dei lavoratori»

Una cinquantina di lavoratori dello stabilimento Whirlpool ex Indesit di Carinaro, in provincia di Caserta, ha effettuato un sit-in sotto il palazzo che ospita il Consolato americano in piazza della Repubblica. Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, le multinazionali come Whirlpool e Auchan vengono in Italia "a fare shopping" e poi lasciano sul territorio i disoccupati.

E' ancora crisi nera per il mercato del lavoro

Camusso: «Il Jobs Act è un flop»

Alla vigilia della Festa del Lavoro arriva l'ennesima doccia fredda dall'Istat. A marzo il tasso di disoccupazione è salito al 13% dal 12,7% di febbraio, gli occupati sono calati di 59mila unità in un mese e il tasso di disoccupazione degli under 25 è salito al 43,1%.

In aula l'esame del ddl Damiano per la riforma

Pensioni, il sindacato aspetta mentre Monti e Salvini si scontrano sulla Fornero

Si è riunita ieri la Commissione Lavoro della Camera per proseguire l'esame sul disegno di legge Damiano per l'introduzione di flessibilità nel sistema delle pensioni, che prevederebbe il pensionamento a 62 anni con 35 anni di contributi. Intanto Carmelo Barbagallo della Uil è impaziente per un confronto sul tema col governo, mentre Mario Monti e Matteo Salvini battibeccano sulla legge Fornero.

Sistema pensionistico

Pensioni, dai Sindacati proposta di riforma

I segretari generali Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) hanno scritto quindi al ministro del lavoro Giuliano Poletti per chiedere «un incontro per conoscere le intenzioni del governo e proporre i contenuti della proposta del sindacato».

La riforma del mercato del lavoro

Jobs act, il Governo non tratta

Il consiglio dei ministri in programma alla vigilia di Natale dovrebbe varare i primi due decreti: uno sugli ammortizzatori sociali, con l'estensione del sussidio di disoccupazione anche ai collaboratori, e un altro sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. CGIL, UIL e CISL: «Lotte crescenti».

Sciopero generale

Cortei e manifestazioni in 54 città per dire no al Jobs act

L'Italia del lavoro si è fermata e ha mandato un messaggio chiaro al premier Matteo Renzi. «Blocchiamo il Paese per farlo ripartire, faremo una nuova Resistenza», ha tuonato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. «Una grande risposta dei lavoratori contro le politiche dell'esecutivo», ha detto il numero uno della Fiom, Maurizio Landini.

Nel giorno dello sciopero generale

Polverini: Giù le mani dai diritti dei lavoratori

Alte adesioni, cortei e manifestazioni in 54 città per dire no al Jobs act, giudicato «vacuo dalla deputata» Fi Renata Polverini e anacronistico dalla leader della Cgil Susanna Camusso. Sulla stessa linea il segretario generale della Uil Barbagallo, che si è detto pronto a «bloccare il Paese per farlo ripartire»

Lavoro & Sindacati

Barbagallo: «Renzi più autoritario che autorevole»

Il Segretario della UIL: «Spero che il Premier ritorni normale, perché finora non lo è stato. Vorrei che capisse che il Governo deve confrontarsi con i corpi intermedi e far abbassare i toni. I toni alti creano condizioni di violenza, che non possiamo permetterci. Il Paese già soffre per la crisi economica e non può permettersi anche una crisi sociale».

Barbagallo (UIL) difende la manifestazione del 12 dicembre

«Renzi non pensi al nostro sciopero, ma a quello dei suoi elettori»

Il segretario della Uil risponde a chi continua a denigrare lo sciopero generale del 12 dicembre adducendo come motivazione la natura politica dell'azione. Per Barbagallo si tratta di una conseguenza necessaria alle azioni del Governo Renzi, troppo impegnato a gioire dei risultati politici da non accorgersi che il vero sciopero politico lo hanno fatto i cittadini non andando a votare.

Per Renzi Cgil e Lega facce della stessa medaglia

«Camusso e Salvini fratelli gemelli»

Matteo Renzi torna ad attaccare il sindacato e stavolta lo fa paragonando il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, al leader del Carroccio, Matteo Salvini: «Sono due leader della protesta». Renzi afferma poi che mentre i sindacati sono impegnati a scioperare, è il Governo a creare lavoro.

Spaccatura Camusso-Furlan

Sciopero generale, la CISL non ci sta

Nella riunione tra i leader delle tre confederazioni a margine del congresso della Uil, è emerso che Cgil e Uil proclameranno lo sciopero generale per il 12 dicembre, ma la Cisl non aderirà alla protesta. Furlan: non ci siamo sfilati, mai valutato sciopero

Il ministro del Lavoro: «Sciopero senza motivo»

Poletti: «Spero che i sindacati sappiano cosa fanno»

La Uil proclama lo sciopero generale per il 12 dicembre, insieme con la Cgil, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rinuncia a intervenire al XVI congresso della confederazione di via Lucullo. A confermare la ragione del forfait è il portavoce del ministro, secondo cui il contesto è mutato: «Sindacati si prendono responsabilità di ciò che decidono».