Milan: il vero rischio dopo la sosta
La prova offerta contro la Juventus ha fornito indicazioni confortanti a Pioli, ma i pericoli sono dietro l’angolo
La prova offerta contro la Juventus ha fornito indicazioni confortanti a Pioli, ma i pericoli sono dietro l’angolo
Dopo le polemiche al termine della partita contro la Lazio, il tecnico rossonero ha ipotizzato un utilizzo più ridotto delle piattaforme social da parte dei suoi calciatori. Quanto è però attuabile il pensiero dell’allenatore?
L'ex fuoriclasse compie 51 anni. I tifosi rossoneri possono ricordarlo con affetto o le sue due annate milaniste sono state di basso profilo come molti dicono?
Dopo qualche giorno di silenzio forzato l’ex presidente rossonero è tornato a parlare della sua creatura, e ancora una volta è venuto a galla la solita e stucchevole lamentela.
Ancora una volta l’ex presidente rossonero torna a parlare della sua creatura, stavolta però le sue dichiarazioni sono davvero fastidiose.
Nel momento più complicato e delicato della stagione, i rossoneri si affidano anche alla cabala per tentare l'impresa
Come accade ormai da anni, nel periodo delle elezioni l’ex premier imperversa con le sue considerazioni sul Milan. I tifosi però vorrebbero altre informazioni.
Ricco di spunti polemici l'approfondimento del corriere.it che riporta alcune dichiarazioni dell’ex presidente del Milan sulla sua creatura. Dagli errori di mercato alle critiche a Montella, Berlusconi è un fiume in piena. Peccato dimentichi spesso in che condizioni ha lasciato la squadra.
All’indomani della decisione presa da Vincenzo Montella - almeno apparentemente - di licenziare il fido collaboratore Emanuele Marra, fanno scalpore le dichiarazioni di Pincolini, ex preparatore atletico del Milan dei tempi d’oro: «La coda di Milan Lab è tornata ad avere potere e vuole di nuovo la ribalta».
Tutto pronto per l’esordio ufficiale del nuovo Milan cinese in Europa League, dopo 3 anni di lontananza dalle competizioni continentali. Per la prima contro l’Austria Vienna, mister Montella propende per il passaggio al 3-5-2 con l’utilizzo di Kalinic e Andrè Silva in avanti, supportati dal turco Calhanoglu. In difesa Zapata accanto a Bonucci e Romagnoli.
La sfida dell’Olimpico evoca numerosi ricordi ai tifosi rossoneri, alcuni dei quali rimangono indelebili nella storia del Diavolo
L’ex allenatore rossonero elogia il lavoro di Montella e le caratteristiche impresse alla sua formazione, seconda in classifica assieme alla Roma
L’ex tecnico rossonero auspica una convocazione di Ventura per il piccolo fenomeno del Milan
L'ex allenatore rossonero si dice soddisfatto e felice per l'andamento della squadra del suo vecchio allievo
L’ex tecnico rossonero si interroga circa alcune valutazioni di mercato della società milanese nell’ultima campagna acquisti
Nel giorno dell’ottantesimo compleanno del presidente più vincente della storia del calcio, ripercorriamo il suo trentennio alla guida del Milan raccontando due dei momenti più importanti dell’epopea berlusconiana: la prima Coppa dei Campioni a Barcellona e la notte di Marsiglia.
Attestato di stima e riconoscenza del tecnico friulano per il presidente che al Milan lo volle al posto di Arrigo Sacchi
I ricordi rossoneri dell’ex difensore non fanno che confermare l’involuzione e il crollo di una società per anni modello in Europa
Da Giampaolo a Montella sono completamente cambiati gli orizzonti del mercato rossonero. In entrambi i casi abbiamo raccontato di un Galliani impegnato solo ad inseguire ex giocatori dei tecnici in questione. E, purtroppo per i tifosi milanisti, non proprio nomi di primissimo piano.
La grande epopea berlusconiana è iniziata proprio con un esonero. Toccò a Liedholm quasi trent’anni fa lasciare il posto ad un giovane Capello, chiamato a trainare il Milan in Europa a sei giornate dalla fine del campionato. Una storia piena di analogia con l’avventura di Brocchi appena iniziata.
Non sembrano esserci più dubbi su quello che sarà il futuro tecnico del Milan. Berlusconi ha deciso, l’uomo giusto per la ricostruzione è Cristian Brocchi. Ma fin quando il presidente del Milan non capirà che l’allenatore rossonero - chiunque sia - deve essere difeso fino alla fine, e non delegittimato continuamente, non ci sarà mai luce a Milanello.
Le dichiarazioni che hanno allontanato Conte e Di Francesco dalla panchina del Milan, pronunciate ieri del presidente Berlusconi, hanno svelato la vera intenzione del numero uno rossonero: promuovere Brocchi alla guida della prima squadra. Dopo Seedorf e Inzaghi, non c’è due senza tre.
I due attaccanti rossoneri, tornati quest’anno al Milan per volontà di Berlusconi e Galliani, hanno deluso le aspettative di quei pochi che speravano ancora in un loro recupero. E per entrambi si prospetta un malinconico addio già a giugno, magari con destinazione Cina.
Tanti trionfi ma anche svariate scelte errate di una dirigenza per oltre un ventennio sulla cresta dell’onda e ora sprofondata in un’inarrestabile caduta verticale.
Il filo conduttore fra il compianto campione olandese e la squadra milanese, un destino che si è incrociato in occasioni così diverse tra di loro e al contempo così romantiche
Nella carriera dell’ex portiere del Milan, oltre ai 929 minuti di imbattibilità messi seriamente in pericolo dal possibile nuovo record di Gigi Buffon, c’è una storia curiosa ed unica nel suo genere, una fiducia che i rossoneri hanno concesso sempre a tempo all’estremo difensore romagnolo.
La voce si rincorreva da tempo, ora è ufficiale: Antonio Conte lascerà la Nazionale di calcio dopo gli Europei. Per lui potrebbe essere la panchina del Chelsea. Al via ora il totonomi per il successore alla panchina degli azzurri.
L'ex storico allenatore milanista si schiera con l'attuale tecnico rossonero, accusato invece di scarsi risultati dal presidente Berlusconi
Da Arcore a via Aldo Rossi sono iniziate le consultazioni per la scelta del nuovo allenatore del Milan. I primi nomi sulla lista di Berlusconi e Galliani sono quelli di Di Francesco e Donadoni, ma sembra che il presidente non abbia ancora messo da parte l’idea di affidare a Brocchi l’operazione-rilancio.
Il progetto del presidente Berlusconi, in caso di raggiungimento della terza posizione e conseguente approdo in Champions League, potrebbe prevedere il ritorno a casa di Zlatan Ibrahimovic. E il popolo rossonero già sogna…
Tra sussurri e smentite prende corpo la suggestione Lippi sulla panchina del Milan già entro la fine di gennaio. L’alternativa potrebbe essere Conte per giugno. Ma se Mihajlovic riuscisse a vincere la Coppa Italia e portare a casa un trofeo già quest’anno?
Mentre si infittiscono le voci che vedono Rafa Benitez pronto ad accasarsi al Real Madrid, prendono consistenza anche le speranze di una grossa frangia di tifosi rossoneri che vorrebbero il ritorno di Carletto al Milan. Ma siamo sicuri che la soluzione migliore per la rinascita del club sia questa?
La sonora lezione rimediata dal Siviglia nella semifinale di Europa League potrebbe aver lasciato in eredità una spaccatura profonda tra Montella e la Fiorentina. Ed in questo solco ecco inserirsi il Milan, più volte annunciato sulle tracce del tecnico campano ed ancora indeciso tra Unai Emery e Carletto Ancelotti.
Il giornale indipendente Novaya Gazeta ha reso pubblico l'accordo del 2014 tra l'allenatore italiano e la federazione: stipendio di 7 milioni di euro all'anno e una lunga serie di bonus
Il ct della Russia cerca di trovare spiegazioni e responsabilità circa la disastrosa annata del suo vecchio club
Del momento di crisi del Milan, l’ex portiere rossonero individua nell’allenatore uno dei primi responsabili
Grandi manovre per gli allenatori di casa nostra e nuovi scenari che sembravano impensabili fino a qualche giorno fa. L’attuale ct dell’Italia Conte è sempre più insoddisfatto della sua inoperosità e potrebbe accettare la corte del Milan. In Nazionale finirebbe Ancelotti, ormai ai ferri corti con l’ambiente del Real Madrid.
Il presidente bianconero parla della crisi del nostro calcio: «C'è bisogno di recuperare, non possiamo confrontarci con chi ha strutture di ben altra capacità e ha sviluppato arena moderne e più capienti». Capello: «L'Italia non è più il posto dove tutti vogliono giocare»
Il ct russo nonostante le difficoltà nelle qualificazioni a Euro 2016: «La strada è lunga ma stiamo inserendo dei giovani in rosa e sta cominciando a funzionare, dobbiamo insistere in questa direzione». Intanto l'Ufficio del lavoro intima alla Russia di pagare gli stipendi arretrati di Capello.
L'ingaggio del portiere Diego Lopez è solo l’ultimo di una lista lunghissima di giocatori presi a parametro 0 dal Milan negli ultimi vent’anni. Alcune ottime operazioni, ma anche tanti, tantissimi flop.
Indifferente alle polemiche esplose dopo la prematura eliminazione della Russia in Brasile, il tecnico friulano rilancia i suoi obiettivi: «Sto studiando il russo e lavorerò duro per preparare al meglio gli Europei in Francia e il Mondiale in casa nostra».
Al tecnico friulano è arrivata una convocazione inattesa da parte del Parlamento russo per spiegare il flop mondiale. Insieme a Capello, chiamati a rapporto anche i dirigenti del ministero dello sport.
Pareggio alla fine giusto tra la Corea del Sud e la Russia di Fabio Capello, salvato in extremis da un gol di Kerzhakov, entrato da appena due minuti. Dopo la vittoria del Belgio sull'Algeria, nel gruppo H la corsa alla qualificazione è apertissima.
Un primato Fabio Capello l’hà già ottenuto, con 8 milioni di euro l’anno, il ct della Russia è il più pagato tra tutti gli allenatori del Mondiale. Ma per i suoi giocatori il pugno è sempre di ferro: «niente uso di Twitter per tutta la durata della manifestazione».
Soddisfazione per il ct friulano dopo l’amichevole vinta dalla Russia contro la Slovacchia per 1-0: «Sono contento del lavoro svolto. Praticamente ho già deciso i 23 che porterò ai Mondiali».
Roy Hodgson ufficializza la lista dei convocati per il Brasile senza particolari sorprese. Il Giappone di Zaccheroni punta sui milanesi Honda e Nagatomo. Anche Capello sceglie i primi 30. Algeria e Nigeria lasciano a casa Belfodil e Oba Oba Martins.
Fresco di qualificazione ai Mondiali 2014 alla guida della Russia, è intervenuto a Radio Anch'io per parlare di tutto, dalla serie A alle nazionali passando per Roma, Milan e Juventus
Lo annuncia il vicepresidente della Federcalcio russa: mercoledì la firma del contratto
Pare che la prima scelta per la nazionale russa fosse Josè Mourinho, almeno secondo quanto dichiarato dal ministro dello Sport ed ex presidente della federcalcio, Vitaly Mutko
Capello sarebbe la prima scelta per prendere in consegna la squadra e condurla alla Coppa del Mondo 2014, dopo che Dick Advocaat si è dimesso, o meglio è stato invitato a dimettersi dall'entourage del leader del Cremlino Vladimir Putin