Nuovo Monza, vecchio Milan
Sempre più vicino l'acquisto della società brianzola da parte di Silvio Berlusconi. Ma gli amarcord rossoneri non finiscono qui
Sempre più vicino l'acquisto della società brianzola da parte di Silvio Berlusconi. Ma gli amarcord rossoneri non finiscono qui
Il tracollo rossonero in Coppa Italia lancia inquietanti messaggi in vista del futuro
Come accade ormai da anni, nel periodo delle elezioni l’ex premier imperversa con le sue considerazioni sul Milan. I tifosi però vorrebbero altre informazioni.
Proseguono analisi e considerazioni sulla panchina rossonera, dopo l’esonero di Montella, l’arrivo del nuovo tecnico ed il clamoroso pareggio di Benevento
Il neo allenatore ammette il suo sbaglio che ha deciso il pareggio subito dal Benevento al 95’, Fassone e Mirabelli invece non hanno capito quanto possa essere pericoloso aver promosso sulla panchina della prima squadra un allenatore che deve ancora fare tanta esperienza. Per un tecnico il Milan deve essere un punto d’arrivo, non di partenza.
Mentre Rino rivendica la competenza per sedersi con dignità sulla panchina rossonera, si fa strada il duplice rischio collegato alla scelta di Fassone e Mirabelli: da un lato il pericolo di bruciare l’ennesimo allenatore emergente, dall’altro privare i giovani della Primavera di un tecnico che stava facendo così bene.
Ricco di spunti polemici l'approfondimento del corriere.it che riporta alcune dichiarazioni dell’ex presidente del Milan sulla sua creatura. Dagli errori di mercato alle critiche a Montella, Berlusconi è un fiume in piena. Peccato dimentichi spesso in che condizioni ha lasciato la squadra.
Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi ed ora Montella: l’Europa è una chimera per tutti gli allenatori rossoneri dell’ultimo quinquennio, segno che le cause dei disastri sono da ricercare altrove
Sull’attuale allenatore rossonero, protagonista di un’eccellente stagione alla guida del Milan, potrebbe scatenarsi una vera e propria asta tra tutte le grandi del nostro campionato. Ecco perchè la priorità della dirigenza, che sia italiana o cinese, ora deve essere quella di blindare il tecnico.
I due ex calciatori rossoneri, oggi allenatori, vivono un’annata opposta con successi e disastri per le loro rispettive squadre in una sceneggiatura completamente milanista.
Il tecnico del Milan sottolinea come i rossoneri avrebbero centrato con ogni probabilità l'Europa senza lo scossone dell'inutile esonero del serbo lo scorso aprile
Malgrado le chiacchiere della famiglia Berlusconi, Silvio e Paolo, il futuro del Milan è sempre più incerto. Colpa di un’operazione closing avvolta nella nebbia e di una gestione della trattativa portata avanti in maniera farsesca. E il rispetto per i tifosi va a farsi benedire…
Il presidente più vincente della storia del calcio sembra intenzionato a rifiutare l’offerta di un ruolo marginale, quello di presidente onorario senza alcun potere decisionale, offertogli da Sino-Europe Sports per il post closing.
L’ex calciatore ed allenatore rossonero non serba rancore nonostante l’addio della scorsa estate, anzi, augura alla sua vecchia società il meglio per il futuro
L’allenatore del Brescia, ex rossonero, spera ancora che il suo vecchio capitano possa rientrare nei quadri dirigenziali del club milanista
I tre ex tecnici rossoneri si stanno comportando benissimo con le rispettive nuove squadre, segno che le loro qualità non sono state ben comprese dalla disastrata società milanista
Fra gli allenatori professionisti della stagione 2016-2017 ci sono tanti ex rossoneri a guidare le varie formazioni, col sogno di sedersi un giorno sulla panchina di San Siro
Situazione grottesca al Milan: malgrado la disperata ricerca di un regista e l’ormai conclamata inaffidabilità di capitan Montolivo, nessuno degli ultimi tre allenatori rossoneri punta su Josè Mauri e alla fine Galliani lo cede in prestito all’Empoli, dove l’italo-argentino è già leader al suo esordio.
Questa notte il Milan gioca l’ultima partita dell’International Champions Cup contro il Chelsea di Antonio Conte. Montella sembra intenzionato a dare spazio al giapponese al posto di Suso, schierare Bonaventura in mediana e puntare su Luiz Adriano al centro dell’attacco con Niang sulla sinistra.
L’analisi del presidente dell’Assoallenatori farà certamente discutere in casa Milan. Secondo l’ex tecnico di Bologna e Napoli, a Brocchi sarebbe stato reso difficile il lavoro dall’ad rossonero per «poca simpatia».
La convulsa e movimentata giornata di ieri che ha visto alla fine l’ufficializzazione di Montella sulla panchina rossonera, ha fatto registrare anche un ripensamento del presidente Berlusconi, evidentemente non convinto dell’Areoplanino, sull’ex tecnico empolese.
Il quotidiano milanese rivela come la decisione sul nuovo tecnico rossonero sia arrivata direttamente dall’estremo Oriente, segno che il passaggio di proprietà è sempre più vicino
Una giornata particolarmente importante per il club di via Aldo Rossi. Innanzitutto è arrivata la notizia ufficiale della scelta di Vincenzo Montella come nuovo allenatore, e poi l’indiscrezione secondo cui Berlusconi avrebbe praticamente deciso di accettare l’offerta cinese. Entro una settimana la firma.
Si attende solo l’annuncio ufficiale, ma ormai i rossoneri hanno scelto il nuovo allenatore per la prossima stagione. Vincenzo Montella ha superato in volata Brocchi e Giampaolo che si consoleranno rispettivamente a Brescia e alla Sampdoria. Decisivo il parere di Berlusconi che alla fine ha detto si.
Ormai sembra tutto fatto per l’Aeroplanino in rossonero. Il tecnico di Pomigliano d’Arco ha superato in volata la concorrenza di Brocchi, destinazione Brescia, e di Giampaolo, dirottato alla Sampdoria. Restano però diversi dubbi, relativi alla capacità di Montella di gestire i momenti di crisi, sulla bontà dell’operazione.
Al testa a testa tra Brocchi e Giampaolo da ieri si è aggiunto Vincenzo Montella, ritirato in ballo da Galliani con l’obiettivo di dissuadere definitivamente Berlusconi dal fermo proposito di confermare l’ex tecnico della Primavera rossonera. Eppure al Milan servirebbe ben altro.
Secondo il canale satellitare, i rossoneri sarebbero tornati a pensare al tecnico della Sampdoria dopo l’addio di Brocchi. Ennesimo segnale della poca convinzione su Giampaolo
L’acquisto di Gianluca Lapadula praticamente ufficializza l’addio a Carlos Bacca, che si aggiunge agli altri rossoneri prossimi all’addio, Niang, Luiz Adriano e Menez, oltre a Balotelli e Boateng già giubilati. L’attacco del Milan così potrebbe essere definitivamente rivoluzionato.
Il noto giornalista di Mediaset rivela come il neoacquisto rossonero fosse stato indicato e voluto espressamente dal tecnico milanese. Un indizio sulla permanenza in panchina dell’ex centrocampista?
Emozione e tanta soddisfazione per il bomber torinese nel giorno delle visite mediche, la sua prima uscita semi-ufficiale da calciatore del Milan: «Operazione voluta da me e dal Milan. Grazie a Galliani e auguri di pronta guarigione a Berlusconi». Intanto si discute ancora sul nome del prossimo tecnico rossonero.
Il club rossonero sembra essersi svegliato dal torpore di queste ultime settimane e ha piazzato a sorpresa un gran colpo: l’acquisto del capocannoniere della serie B Lapadula (9 milioni al Pescara) beffando Napoli, Sassuolo e Genoa. Ma non è finita qui, adesso fari puntati su Pjaca, mentre siamo alla stretta finale per la scelta del tecnico.
Sembrano sempre vive le suggestioni olandesi per il club rossonero. Dopo i meravigliosi anni ’80 con Gullit, Van Basten e Rijkaard, ma anche quelle più recenti legate a Seedorf e Van Bommel, la fascinazione De Boer per la panchina del Milan inizia a prendere corpo tra i fans del diavolo.
Le strategie del mercato rossonero sono sempre più avvolte nella nebbia, ma esiste un’opzione che sta prendendo corpo: quella che prevede l’arrivo a Milano del tecnico ex Empoli Giampaolo e con lui il diesse Carli, Paredes e Saponara.
Secondo il quotidiano milanese, i rossoneri, specie con l'eventuale arrivo dei cinesi in società, preferirebbero un allenatore internazionale ai meno visibili italiani. E i tifosi milanisti tornano a sperare
Nessuna novità di rilievo dalla riunione fiume tra Galatioto, arrivato appositamente in Italia, e i vertici Fininvest, malgrado qualcuno continui a fare professione di ottimismo. La sensazione che trapela dalle indiscrezioni di mercato è che Galliani stia lavorando seguendo gli input di Berlusconi, altro che cinesi.
La squadra calabrese, neopromossa in serie A ed orfana del tecnico della promozione Juric, starebbe pensando all'allenatore del Milan come sostituto del croato. Brocchi è però fermamente convinto di rimanere in rossonero, mentre Galliani tace
La panchina del Milan sembra aver trovato il suo favorito: l'ex allenatore dell'Empoli avrebbe scavalcato l'attuale tecnico rossonero per guidare la squadra milanese il prossimo anno sia in caso di cessione del club che in caso di permanenza di Berlusconi. Ma quanti dubbi attorno a Giampaolo....
Amministratore delegato e allenatore del Milan si sono già incontrati per pianificare la prossima stagione rossonera. Proprio mentre Berlusconi si trova al San Raffaele per combattere la battaglia più delicata (un intervento al cuore) e Sal Galatioto è sbarcato a Milano per definire i contorni della trattativa con Fininvest.
L'ex difensore rossonero è scettico circa il possibile passaggio di proprietà del club milanese dall'attuale presidenza alla cordata cinese
La doppia cavalcata trionfale dei due ex milanisti alla guida di Pescara e Pisa fa ancora più effetto se rapportata ai fallimenti in serie dei tecnici scelti da Berlusconi e Galliani per il Milan.
La stampa britannica è possibilista circa l'ipotetico arrivo in Italia dell'ex allenatore del Manchester City che porterebbe con sè due fedelissimi
L’intervento al cuore arriva al momento opportuno per mettere un freno alla trattativa che continua a non convincere Silvio Berlusconi. Mancano ancora le garanzie offerte dai cinesi, ma il problema principale è che nell’elenco degli investitori non c’è nessuno dei grossi imprenditori di cui si è parlato finora.
L’ex tecnico della Primavera rossonera, protagonista del fallimentare finale di stagione della prima squadra, attende con ansia gli sviluppi della trattativa per la cessione del Milan tifando disperatamente perché Berlusconi non venda. Solo così potrebbe mantenere salda la sua poltrona a Milanello.
Secondo il quotidiano torinese, Brocchi, Pellegrini e Giampaolo non sarebbero gli unici candidati alla panchina rossonera
Si infittisce il mistero sulla nuova guida tecnica rossonera per la prossima stagione. Sfumata la pista che portava a Emery, restano in piedi le alternative italiane rappresentate da Brocchi e Giampaolo, ma dal Cile rilanciano: «Pellegrini nuovo allenatore del Milan».
Berlusconi, oggi ricoverato al San Raffaele ma solo per un controllo al cuore già fissato da giorni, continua a tentennare sulla cessione del Milan ai cinesi. Così facendo tutti gli obiettivi di mercato iniziano ad evaporare: primo fra tutto il tecnico andaluso Unai Emery, entrato nel mirino del Psg malgrado il tentativo di Galliani di portarlo al Milan.
Prosegue a rilento la trattativa per la cessione del Milan, il presidente rossonero vuole garanzie sugli investimenti annuali nel calciomercato
Secondo il quotidiano milanese, l’obiettivo numero uno per la nuova proprietà rossonera sarebbe l’allenatore del Siviglia. Con lui possibile anche la permanenza di Bacca
In Casa Milan si sente che c’è aria di novità. La possibile cessione del club alla famosa cordata cinese potrebbe sconvolgere gli equilibri rossoneri. Silvio Berlusconi si dichiara ancora possibilista su una sua possibilità permanenza alla guida della società, ma dalla Cina dando l’affare per concluso entro il 15-20 giugno.
L’ex calciatore rossonero analizza la pesante situazione della sua vecchia squadra, guardando i problemi dalla parte del tecnico