29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
La Camera approva il ddl-scuola

Binetti: «No a tutto tondo alla teoria del gender nelle scuole»

Lo afferma in una nota la deputata di Area popolare, Paola Binetti: «E una attenzione controllata e selettiva su questo punto, perché non si ripeta quanto accaduto con il governo Monti, quando l'Unar in stretta collaborazione con le Pari opportunità, fece stampare e diffondere una serie di libretti ambigui e confusi su questo tema»

Area Popolare sulla manifestazione

Binetti: per una scuola libera, pluralità di modelli e parità

La deputata di Area popolare Paola Binetti afferma che «Oggi è un giorno importante per la scuola, per il riconoscimento concreto della sua autonomia e della sua libertà. La protesta, lo sciopero di tanti docenti e di tantissimi studenti va letto in questa chiave positiva: vogliamo davvero una buona scuola, vogliamo insegnare e vogliamo studiare nella prospettiva di costruire un paese migliore».

Legge elettorale

Binetti: legge non perfetta, ma con preferenze potere ai cittadini

Paola Binetti, deputata di Area Popolare, durante la discussione generale sulla legge elettorale, ha affermato che la legge presenta luci e ombre, non è perfetta ma va votata perché risponde alle richieste dei cittadini: «non si può negare che, con l'introduzione delle preferenze, viene finalmente restituito ai cittadini il legittimo potere, richiesta avanzata fortemente dalla gente».

Il M5S accusa il governo di arricchirsi sulla salute dei cittadini

I Comuni si ribellano alle slots, il governo le difende

Le patologie legate alla dipendenza dal gioco d'azzardo sono drammaticamente in aumento nel nostro paese, e ad oggi coinvolgono circa un milione di giocatori. Allo Stato le slots machine fruttano circa 8 miliardi l'anno, e sono soldi ai quali non vorrebbe rinunciare: per questo c'é una proposta di legge che giace bloccata in Parlamento.

Un anno fa l'uccisione di un giovane romano da parte di un clochard

La madre accusa Sant'Egidio. La Binetti: «La carità mai colpevole»

E' passato ormai un anno da quando il giovane Carlo Macro è stato ucciso a colpi di cacciavite da parte di un clochard con precedenti penali. Per la madre del ragazzo, la tragedia è conseguenza di una «malintesa solidarietà e carità cristiana». E proprio mentre il Papa apre baberie e docce per i clochard, Paola Binetti esorta a considerare la drammatica condizione dei senzatetto.

I gestori delle «mangia soldi» minacciano lo sciopero contro il fisco

Binetti: «Lo Stato si arricchisce sulle spalle dei pazienti»

Si ribellano quelli delle slot machine. I gestori e i concessionari per intenderci. Perché, con la Legge di Stabilità, è stata introdotta una tassa una tantum di 1200 euro per ogni macchinetta. Intanto, però, in Italia la dipendenza dal gioco d'azzardo è diventato un problema nazionale e servono degli strumenti adeguati per combatterlo.

Per la Lega Nord, Amato sarebbe una fucilata agli italiani

Corsa al Colle: si allunga la lista di siluri e silurati

Chi entra Papa in conclave, esce cardinale. E lo sanno bene non solo a San Pietro, ma anche al Quirinale. Per questo, tutti i partiti evitano oggi di fare nomi: per non bruciarli prima del tempo, e riuscire a custodirli finché i giochi non saranno fatti. E, se proprio ci si deve esporre, è decisamente meglio dire chi non si voterà per tarpare le ali al candidato scomodo di turno.

La deputata Udc in difesa dei figli di genitori separati

Binetti: in Italia, pochissimi affidi condivisi. E troppi minori infelici

In Italia, 80-90mila minori ogni anno devono affrontare il dramma della separazione dei genitori. Che troppo spesso, ha denunciato Paola Binetti nell'interpellanza presentata ieri alla Camera, si conclude con distribuzioni temporali tra i genitori troppo asimmetriche. Così, il nostro Paese si ritrova agli ultimi posti in Europa in quanto a difesa del diritto alla bigenitorialità.

Dopo il caos sui test di ammissione

Binetti: «Chi ha sbagliato i test deve pagare»

La Binetti avverte il ministro Giannini e il ministero da lei presieduto a riflettere bene su quanto con molta probabilità accadrà luned'ì 10 novembre, quando i medici che hanno sostenuto il «concorsone» per accedere alle specializzazioni - per il primo anno reso nazionale - inizieranno a presentare ricorso al Miur