19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Tra gas e blackout Crimea

Per Mosca si riscalda il fronte ucraino

Una serie d'iniziative di Kiev, negli ultimi giorni, stanno facendo temere sulla tenuta di una fragile tregua che regola un conflitto che lungi dall'essere regolato. Kiev vieta sorvolo aerei civili russi, Gazprom interrompe invio gas.

Amministrative Ucraina 2015

Poroshenko tiene Kiev ma le grandi città lo abbandonano

I risultati consolidano il quadro emerso tre settimane fa, con il partito del presidente Petro Poroshenko che rimane il primo a livello nazionale, ma molto meno saldo, come tutte le formazioni governative di fronte al ritorno dell'opposizione. Forte invece la dissaffezione degli elettori: nella capitale solo uno su quattro si è recato alle urne.

Ucraina ai ballottaggi nelle grandi città

A Poroshenko resta solo Kiev

Il primo turno delle elezioni locali del 25 ottobre ha rilanciato i partiti d'opposizione e dai ballottaggi di domenica 15 novembre è attesa in sostanza la conferma che la popolarità del capo di stato ucraino è in discesa e fra i maggiori centri solo la capitale Kiev rimarrà sotto il controllo presidenziale.

La crisi ucraina

Ucraina: destra allo scontro col Governo, ma no a nuova Maidan

La situazione politico-economica del paese è estremamente difficile e precaria, il nuovo establishment continua a perdere consenso, al momento però non esistono alternative concrete e i problemi emersi con evidenza nelle scorse settimane tra le frange paramilitari e le istituzioni governative rimangono circoscritte e non vi è segno che si possano trasformare in una terza Maidan.

La crisi Ucraina

L'altra guerra: la corruzione che zavorra l'Ucraina

L'Ucraina del presidente Petro Poroshenko e di Arseni Yatseniuk affonda nel mare della corruzione, esattamente come quella di Viktor Yanukovich e, andando ancora più indietro, di Viktor Yushchenko e Leonid Kuchma. A constatarlo è un rapporto stilato da Andrei Marusov, direttore di Transparency International Ukraine

Quadro variegato di forze che si oppongono

Ucraina, troppi ostacoli sulla strada della pace

Gli accordi di Minsk, siglati per la prima volta nel settembre 2014 e ribaditi lo scorso febbraio, appaiono sempre più fragili. Al di là del dialogo politico tra separatisti e governo di Kiev che è rimasto solo sulla carta, anche la situazione militare nelle ultime settimane ha dato segnali di degenerazione.

Per Yatseniuk, l'Ucraina deve prepararsi a combattere ancora

Ma quale pace: per Kiev, Mosca proprio non la vuole

Il primo ministro ucraino Arseniy Yatseniuk ha accusato la Russia di non volere la pace in Ucraina, affermando che Kiev si deve preparare a lottare ancora, mentre combattimenti sporadici proseguono nell'est del Paese. Per Kiev, Mosca starebbe facendo di tutto per distruggere il Paese.

A rischio l'unità della maggioranza di governo

La polveriera ucraina pronta ad esplodere

Non c'è pace per l'Ucraina. Il conflitto nel Sud-Est del Paese è apparentemente congelato, ma non mancano i segnali che, al contrario, è pronto a riesplodere. Attesi stravolgimenti politici dopo le festività di maggio: a rischio, la tenuta del governo del premier Arseni Yatseniuk, le cui carte sono ormai al ribasso.

La mattina del 7 aprole 2014

Ucraina, primo anniversario della rivolta nell'Est

All'occupazione di edifici amministrativi e pubblici da parte di gruppi armati filorussi nei capoluoghi del Donbass, Donetsk e Lugansk, il governo di Kiev rispose poco dopo con il lancio della cosiddetta Ato, l'operazione antiterrorismo che avrebbe dovuto sedare in breve tempo i bollori separatisti e che dura in realtà ancora oggi, interrotta ufficialmente solo dagli accordi di Minsk.

Crisi Ucraina

A Kiev comandano sempre gli oligarchi

Gli oligarchi continuano a tirare le fila sia dietro le quinte che sul palcoscenico principale: dalle proteste iniziali contro Victor Yanukovich alla guerra nel Donbass, dalla formazione del governo di Arseni Yatseniuk alle elezioni parlamentari dello scorso ottobre, i poteri forti sono scesi in prima linea, e più di prima, nella gestione del Paese.

Sempre più alto il linguaggio di guerra fra USA e Russia

Ucraina, Washington minaccia. Gorbaciov: «Sono diventati matti?»

«Gli Stati Uniti continuano a valutare come sostenere l'Ucraina, ma non sono ancora state prese decisioni sulla fornitura di aiuti letali a Kiev», ha spiegato il portavoce del dipartimento di Stato, Jen Psaki. L'ultimo presidente dell'Urss si è detto preoccupato: «La guerra fredda è già in corso. Sfortunatamente non posso dire che non si trasformi in una guerra vera».

Crisi ucraina

Nessuna data per la pace in Ucraina

Il vertice «normanno» fra i ministri degli esteri di Berlino, Parigi, Kiev e Mosca, che si è tenuto ieri nella capitale tedesca, ha portato a un nulla di fatto. Avrebbe dovuto aprire la strada alla firma di un nuovo cessate il fuoco, da siglare ad Astana il 15 gennaio. Intanto l'economia russa continua a soffrire a causa delle sanzioni internazionali e della caduta del prezzo del petrolio

Per Pechino Mosca vale più degli USA

La Merkel boccia Putin, la Cina lo promuove

La leadership ha il suo prezzo. Frau Merkel ha subito un attacco informatico da parte di un'organizzazione ucraina filorussa (la CyberBerkut), rivolto contro il suo sito web ed altri portali tedeschi. La Cancelliera aveva espresso parere negativo sulla possibilità di sospendere le sanzioni contro Mosca, ma se l'Europa ha deciso la linea dura contro Putin, i cinesi non disdegnano di aiutarlo.

La crisi ucraina

L'Ucraina sega il ramo su cui è seduta

Ieri la Verkhovna Rada dell'Ucraina dovrebbe votare a favore dell'introduzione delle sanzioni contro la Russia, compreso lo stop del transito del gas attraverso l'Ucraina verso l'Europa. La scorsa settimana, il Primo Ministro dell'Ucraina Arseniy Yatsenyuk ha annunciato che come sanzione contro Mosca, Kiev bloccherà il transito del gas russo verso i consumatori europei.

La crisi Ucraina

Torna il caos a Kiev

Maidan al centro di scontri tra manifestanti e Forze dell'ordine che avevano il compito di sgomberare la piazza dalle ultime tende e barricate ancora in piedi dopo oltre otto mesi. Scontro dunque annunciato e inevitabile che simboleggia le difficoltà della classe dirigente, sia nella capitale che a livello nazionale, nei rapporti con quelli che sono stati il grimaldello per far crollare il preside

Governo al capolinea

Ucraina, inizia la «guerra politica» degli oligarchi

Le dimissioni del premier Arseni Yatseniuk hanno decretato la fine del governo di coalizione in carica dalla fine di febbraio, sostenuto in parlamento da tre frazioni: Patria, il partito che fa capo a Yulia Tymoshenko e di cui il primo ministro è entrato a far parte due anni fa insieme con il suo Fronte del cambiamento, Udar di Vitaly Klitschko e i nazionalisti di Svoboda guidati da Oleg Tiahnybok

Gli aiuti rischiano di non bastare

Ucraina, economia in ginocchio

Il presidente Petro Poroshenko e il premier Arseni Yatseniuk devono affrontare la situazione economica che in Ucraina si fa sempre più pesante. Il volume degli aiuti della comunità internazionale si aggira complessivamente intorno ai 17 miliardi di dollari per i prossimi due anni, ma il prolungamento della guerra nel sudest e gli effetti collaterali sull'intero sistema rischiano di rendere insuffi

La crisi Ucraina

Kiev vuole la messa al bando del partito comunista

Come il processo di Norimberga ha messo la parola fine al nazismo in Europa, così un tribunale dovrebbe mettere fine all'ideologia comunista in Ucraina. Lo ha sostenuto lo speaker della Rada ed ex presidente ad interim Olexandr Turchynov, commentando l'iniziativa del ministero della Giustizia di richiedere la messa al bando del Partito comunista ucraino (Pcu). Il Governo lo accusa di appoggiare i

Da Kiev a Mosca

Al via la due giorni russa per il Ministro Mogherini

Prima visita all'estero del capo della nostra diplomazia dall'inizio del semestre di presidenza Ue. L'esponente del governo Renzi è un interlocutore sicuramente interessante per il collega russo Sergey Lavrov - che incontrerà domani - anche in seguito ai rumors che la darebbero in pole position per la poltrona di Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea.

La crisi Ucraina

Le due guerre di Poroshenko

La tempesta nell'Est del Paese non si è placata, nonostante gli sforzi della Comunità internazionale, e nella capitale la situazione politica è tanto agitata che oggi il premier Arseni Yatseniuk ha ventilato l'ipotesi di un sostanzioso rimpasto di governo. Sino a sette ministri, circolava voce tra i vari partiti.

La crisi ucraina

Un'Ucraina «disastrata» si associa all'Europa

L'Ucraina, la Georgia e la Moldova, tre Paesi dell'ex blocco sovietico (Urss), hanno firmato accordi di associazione con l'Unione europea. Svanisce il sogno del presidente russo Putin, accarezzato in questo ultimo anno con la vittoria diplomatica e d'immagine sugli Stati Uniti nella crisi siriana e l'annessione della Crimea a marzo, di riformare un blocco con i vecchi confini dell'Unione sovietica

La crisi ucraina

Kiev vuole vendere la rete di gasdotti agli investitori occidentali

Vendere la rete di trasporto del gas a investitori Ue e Usa e «bloccare la costruzione del South Stream»: il primo ministro ucraino Arseny Yatsenyuk ha illustrato oggi alla Rada, il parlamento di Kiev, un progetto di legge che mira alla modernizzazione del sistema di distribuzione del metano e, contemporaneamente, al ridimensionamento del ruolo russo come fornitore dell'Europa.

Dopo il blocco delle trattative sul gas

Kiev in un vicolo cieco

L'estate passa in fretta e se non sarà raggiunto un compromesso stabile nelle prossime settimane, l'autunno e soprattutto l'inverno potrebbero diventare critici non solo per l'ex repubblica sovietica, ma anche per alcuni paesi europei.

La crisi del gas

L'Ucraina cerca il gas dalla Slovacchia

La compagnia del gas ucraina Naftogaz Ukrainy ha chiesto alla Commissione europea un apporto consistente di gas proveniente dall'invesrione del flusso delle forniture dalla Slovacchia, dopo che Mosca ha deciso d'interrompere le consegne a Kiev.

La crisi Ucraina

UE e Ucraina firmano l'accordo di associazione

I capi di Stato e di governo dei Paesi europei hanno siglato la parte politica del patto a Bruxelles, alla presenza del primo ministro ucraino, Arseni Yatsenyuk. E mentre continua la guerra di sanzioni incrociate fra Russia, Europa e Stati Uniti a Mosca è stato compiuto l'ultimo atto ufficiale per l'annessione della Crimea e di Sebastopoli, con la ratifica da parte della Camera Alta