Omicidio Politkovskaya, si conclude un'inchiesta infinita
Le cinque condanne - tra loro due ergastoli - comminate oggi sembrano il rimedio tardivo a una ferita grave nella storia della Russia moderna e della sua immagine riflessa all'esterno.
Le cinque condanne - tra loro due ergastoli - comminate oggi sembrano il rimedio tardivo a una ferita grave nella storia della Russia moderna e della sua immagine riflessa all'esterno.
Dopo tre processi è arrivato il primo verdetto sull’omicidio di Anna Politkovskaia. I cinque imputati sono stati dichiarati colpevoli di aver ucciso la giornalista russa che aveva sfidato Putin il 7 ottobre 2006 a Mosca. Quattro di loro sono stati condannati per aver organizzato l’agguato, il quinto è stato ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio.
Nel frattempo, gli attacchi contro i difensori dei diritti umani, gli attivisti della società civile e i giornalisti sono proseguiti in Russia. Come la collega della Politkovskaya, Anastasia Baburova, uccisa nel centro di Mosca il 19 gennaio 2009 insieme all'avvocato e difensore dei diritti umani Stanislav Markelov
Dmitri Pavliutshenkov, è un ex ufficiale della polizia di Mosca. La giornalista fu uccisa con colpi d'arma da fuoco nel 2006 a Mosca
Lo ha dichiarato ieri Amnesty International dopo che la giuria di un tribunale militare distrettuale di Mosca ha assolto tutti gli imputati sotto processo perché coinvolti nell'omicidio
Dopo la sentenza di assoluzione degli imputati, chiesta la riapertura delle indagini. Il caso passa alla procura russa
La famiglia e gli attivisti dei diritti umani hanno contestato lo svolgimento delle indagini e dell'intero processo
Alla vigilia dell'apertura del processo per la morte della giornalista russa, l'avvocatessa della famiglia denuncia un tentativo di avvelenamento