La fine di al-Baghdadi, Donald Trump: «E' morto da codardo»
Secondo fonti del Pentagono Abu Bakr al Baghdadi si sarebbe ucciso dopo un breve scontro a fuoco con i soldati Usa entrarti nel compound dove si nascondeva
Secondo fonti del Pentagono Abu Bakr al Baghdadi si sarebbe ucciso dopo un breve scontro a fuoco con i soldati Usa entrarti nel compound dove si nascondeva
Lo sceicco Abu Bakr al Baghdadi, il leader dello Stato Islamico, ha scritto una serie di lettere nelle quali affida i suoi ordini allo stato maggiore dell'Isis
Abu Bakr al-Baghdadi è vivo e vegeto. E' questa la prima notizia che emerge dal video diffuso ieri sera dallo Stato Islamico, ritenuto autentico da Washington, in cui, per la prima volta dallo scorso novembre, si può ascoltare una registrazione della voce del sedicente Califfo
Gli Usa, che controllano il territorio, non vogliono dare la prova ai russi della vittoria sullo stato islamico? Sarebbe ovviamente uno smacco militare per la superpotenza atlantica
Riparte il giallo sul destino del numero uno del Califfato, mentre si susseguono notizie contraddittorie sulla sua presunta morte e Washington resta cauta
Lo Stato Islamico (Isis) avrebbe confermato, in un breve comunicato, la morte del suo leader Abu Bakr al Baghdadi, circostanza già annunciata dalla Difesa russa nel totale silenzio della comunità internazionale
Scacco matto all’ISIS. Conquistata la moschea simbolo dell’autoproclamato Stato Islamico a Mosul. Per il primo ministro iracheno Haidar al Abadi è la fine del Califfato
I jihadisti dell'Isis, il sedicente Stato islamico, hanno fatto saltare in aria la storica moschea Al-Nuri e il minareto di Al-Hadba a Mosul, in Iraq per rallentare l'offensiva lanciata nella Città vecchia
L'organizzazione terroristica di al Baghdadi ha rivendicato per la prima volta un attacco a Gerusalemme, avvertendo che non sarà l'ultimo, ma il movimento islamista palestinese Hamas ha smentito dichiarando che a uccidere la poliziotta di 23 anni sono stati dei militanti per la causa palestinese
E' giunta in queste ore una notizia che, se confermata, rappresenterebbe un duro colpo per lo Stato islamico. Il Ministero della Difesa di Mosca ha infatti detto che il capo dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi potrebbe essere rimasto ucciso in un attacco delle forze aeree russe
Corvi neri è il titolo di una serie televisiva prodotta da un gruppo audiovisivo degli Emirati arabi uniti per descrivere senza eufemismi l'universo crudele e violento delle donne che hanno abbracciato la causa dell'Isis
Secondo un sito iracheno, il leader dello Stato Islamico (Isis), Abu Bakr al Baghdadi, sarebbe stato catturato in un'operazione coordinata dall'intelligence russa in una località imprecisata nel nord della Siria
Il leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi sarebbe fuggito dalla strategica località dell'Iraq settentrionale delegando il controllo tattico della battaglia ai comandanti militari locali. Mentre in Siria aumenta l'impegno Usa
Le forze irachene hanno annunciato la cattura del "cugino" di Abu Bakr al Baghdadi, leader dello Stato Islamico (Isis), venerdì scorso in un quartiere nella parte occidentale di Mosul
La battaglia per la liberare Mosul dalle milizie dell'Isis sembra giunta a una svolta decisiva, tanto che anche la radio dell'Isis avrebbe sospeso le trasmissioni
Secondo quanto reso noto dal ministro della Difesa irachena, una serie di raid aerei della coalizione internazionale ha distrutto una ventina di veicoli dell'Isis e, soprattutto, una rete di tunnel nella roccaforte dell'autoproclamato califfato islamista
Le forze libiche che fanno capo al Governo d'accordo nazionale riconosciuto dall'Onu continuano l'offensiva per liquidare le ultime sacche di resistenza dei miliziani dell'Isis a Sirte, con l'appoggio Usa
A pochi giorni da Nizza e dall'attacco al treno bavarese, a qualche mese da Parigi, Bruxelles, Orlando. Il dramma di un'Europa, e di un'Occidente, prigionieri di una minaccia sottovalutata troppo a lungo.
Tre giorni dopo il golpe fallito, almeno due persone, poi arrestate, hanno sparato alla testa al vicesindaco di Istanbul, Cemil Candas, uccidendolo
Una fonte irachena ha riferito a una tv locale che il Califfo Abu Bakr al Baghdadi sarebbe stato ferito in un raid della coalizione internazionale. Ma dagli Usa nessuna conferma
La città è sotto controllo dell'Isis dal gennaio 2014. Le forze armate irachene appoggiate dagli Usa stanno convergendo su Falluja nell'ambito dell'offensiva per riprendere le città dalle mani dei miliziani islamici
L'attentato di ieri a Istanbul ha caratteri molto diversi rispetto ai precedenti attacchi dell'Isis in Turchia. Perché questa volta, l'obiettivo non sono i curdi, ma Erdogan stesso. Ecco cosa sta accadendo tra il «sultano» e il Califfo, e perché
L'autoproclamato Califfato di Abu Bakr al Baghdadi sembra sempre più esposto alla profonda corruzione che caratterizza i regimi della regione come quelli in Iraq e in Siria
Il messaggio mediatico dello Stato Islamico (Isis) in profonda crisi. Secondo uno studio egiziano, negli ultimi tre mesi le fotografie e i video postati in rete dalle case di produzione ufficiale dell'organizzazione terroristica sono quasi dimezzati
Secondo l'agenzia di stampa iraniana Fars, il leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi, dopo il suo ferimento, sarebbe stato curato in Turchia e ora si troverebbe a Sirte
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, è stata scelta come persona dell'anno dalla rivista Time. Al secondo posto al Baghdadi
Le cancellerie occidentali sono determinate a non chiamarlo più «Stato islamico», per non legittimarne le ambizioni statuali. Ma la realtà è che, nonostante il nostro tabù, l'Isis è e rimane molto più di un semplice gruppo di tagliagole. E per abbatterlo dobbiamo esserne consapevoli
E' previsto per oggi il voto del parlamento tedesco sul supporto militare che la Germania è chiamata a fornire nella lotta contro i fondamentalisti dello Stato Islamico in Siria.
Abu Muhammad al Adnani, siriano, 38 anni, sarebbe il regista degli attacchi dell'Isis all'estero e, quindi, degli attentati di Parigi. A scriverlo è il New York Times, che cita fonti d'intelligence statunitensi ed europee
Non dobbiamo temere l'Isis soltanto per la sua componente «terroristica». Il rischio a cui non pensiamo mai è che, se le bombe non la fermeranno, riesca a stabilire uno Stato vero e proprio. Uno Stato con cui la comunità internazionale, volente o nolente, finirà per doversi rapportare
L'Isis è nata da una «costola» di Al Qaeda in Iraq, ma le strategie dei due gruppi sono diverse. Bin Laden metteva in guardia dai rischi di proclamare un califfato prima di aver sconfitto il nemico americano; Isis fa il ragionamento contrario. Chi ha ragione?
A un anno dalla presa di Mosul, l'Isis ha dimostrato capacità di espansione, abilità a sfruttare le debolezze degli avversari e attitudine a controllare i territori conquistati. Al contrario, la strategia della coalizione guidata dagli Usa ha fatto troppi buchi nell'acqua. Abbiamo sottovalutato la minaccia del Califfato nero?
Il ricercatore Marco Orioles presenterà la sua ultima indagine sui jihadisti occidentali. Venerdì 5 giugno è atteso in Friuli anche il giornalista Carlo Panella, che dialogherà sul tema con il deputato Ettore Rosato
L'Isis è tutt'altro che invincibile, per uomini, mezzi e strategie di lungo periodo. Eppure, la sua avanzata in Iraq - suggellata dalla conquista di Ramadi - è stata favorita dalla disgregazione politica e dalla marginalizzazione delle minoranze. Che nell'Isis hanno visto un'occasione di rivalsa.
Il ministero della Difesa iracheno ha confermato la morte del numero due dello Stato Islamico (Isis), Abu Alaa al Afri, rimasto ucciso - secondo Baghdad - in un raid aereo contro la moschea dei Maritri in una località vicina a Tel Afar a una cinquantina di chilometri a ovest di Mosul, roccaforte del Califfato nel Nord dell'Iraq.
Dubbi sul video che secondo il governo iracheno descriverebbe il raid in cui è stato ucciso il numero due dello Stato Islamico (Isis), Alaa al Afri. Il sito Daily Beast mette in dubbio la versione fornita da Baghdad.
Durissimo colpo allo Stato Islamico (Isis), che vede eliminato il suo probabile nuovo capo: proprio in questi giorni doveva essere scelto il successore del Califfo Abu Bakr al Baghdadi, che sarebbe rimasto paralizzato in seguito da un raid Usa, e oggi è stata annunciata l'uccisione di Al Afri, numero due e leader di facto dell'organizzazione terroristica.
Ti sposo ma solo se mi fai morire da kamikaze. E' questa, in sostanza, l'unica condizione posta "contrattualmente" da una ragazza per pronunciare il fatidico sì alle nozze con un jihadista dello Stato islamico (Isis): la copia del contratto di matrimonio tra i due è stata diffuso oggi sui social network.
Il Consiglio della Shura, composto da nove comandanti dello Stato islamico (Isis), dovrebbe eleggere questa settimana il vice di Abu Bakr al Baghdadi, rimasto paralizzato a causa di una lesione alla spina dorsale riportata in un attacco aereo statunitense nel nord dell'Iraq e trasferito da allora a Raqqa, capitale del Califfato in Siria.
Sulla scia delle voci di un grave ferimento, addirittura della morte del Califfo Nero Al Baghdadi, emerge un successore per la guida dello Stato Islamico, nel quadro di duri scontri per la leadership del Califfato nero.
Si infittisce sempre più il mistero sulle condizioni del leader dello Stato islamico (Isis) Abu Bakr al Baghdadi dato di recente dai media per "ferito grave" dopo un raid Usa, avvenuto a marzo. Alcuni rumors hanno parlato addirittura di morte clinica del Califfo.
L'Arabia Saudita ha annunciato oggi l'arresto di 93 jihadisti, tutti legati allo Stato islamico (Isis), e ha reso noto di aver smantellato diverse cellule terroristiche che progettavano attentati in tutto il regno wahabita contro personalità politiche e militari. Ecco i piani e le mosse del Califfato per radicarsi in Arabia Saudita.
Un piano per compiere un attentato che doveva radere al suolo l'ambasciata degli Stati Uniti a Riad è stato sventato dalle autorità saudite. Secondo la Tv al Arabiya, sarebbero state smantellate diverse cellule califfato, 93 arresti
Il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, sarebbe stato ferito gravemente in un raid aereo nell'Ovest dell'Iraq. L'attacco aereo della coalizione Usa sarebbe avvenuto il 18 marzo scorso. Pare che le sue condizioni siano state tanto gravi che gli altri leader dell'Is si siano consultati sul nome del successore
La donna è stata fermata 10 giorni fa, insieme al figlio di 8-9 anni, nei pressi della città libanese di Anfar, al confine con la Siria, in possesso di un documento falso. L'arresto è stato condotto dall'intelligence libanese.