19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
L'atleta delle Fiamme Oro conclude nel migliore dei modi la spedizione italiana

Roberto Cammarelle medaglia d'oro nella boxe alle Olimpiadi di Pechino

Portato a sette il medagliere olimpico del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato

L'Italia chiude con una medaglia d'oro nel pugilato i Giochi Olimpici di Pechino 2008. Roberto Cammarelle, il 28enne supermassimo (oltre 91 kg.) delle Fiamme Oro ha battuto nell'incontro finale per k.o. tecnico alla quarta ripresa il cinese Zhang Zhilei, un gigante di oltre due metri.

Cammarelle, lucano d'origine nato a Cinisello Balsamo (MI), ha conquistato la settima medaglia per gli atleti del Gruppo sportivo della Polizia di Stato quando, con il punteggio sul 13 a 4 a dimostrazione della superiorità assoluta dimostrata fin dai primi istanti, ha assestato un colpo ben preciso che ha fatto piegare le ginocchia all'avversario. «Knock down» tecnico a 19 secondi dell'ultima ripresa e fine del match.

Era dalle Olimpiadi di Seoul, nel 1988, che l'Italia non vinceva un oro nella boxe. Al termine dell'incontro, Cammarelle è stato sommerso dall'abbraccio del team azzurro e dal presidente del Coni Gianni Petrucci, che gli è quasi saltato addosso per l'entusiasmo.

Il capo della Polizia Antonio Manganelli si è congratulato telefonicamente con l'atleta delle Fiamme Oro che, con la sua vittoria, ha permesso che le Olimpiadi si chiudessero al suono dell'Inno di Mameli. Il Prefetto Manganelli si era già congratulato sabato 23 con l’Agente Scelto della Polizia di Stato Clemente Russo per la medaglia d’argento conquistata nella finale olimpica dei 91 kg.

«Volevo entrare nella storia - ha detto Cammarelle scendendo dal podio - e penso di esserci riuscito. Dedico questa medaglia a me stesso. Me la meritavo».

Il pugile sembra deciso a non voler passare al professionismo: «Resto nei dilettanti e difenderò il Mondiale il prossimo anno a Milano, a casa mia».