25 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Studio del CNR

Lo sbadiglio «contagia» di più tra parenti e innamorati

Si diffonde tra persone legate da un legame empatico. A seconda del gruppo animale nel quale si ritrova, può indicare stress, noia, stanchezza o segnalare un cambio di attività, ad esempio dal sonno alla veglia e viceversa

PISA - Tutti sanno che lo sbadiglio è «contagioso». Una persona comincia e le altre, in risposta, la imitano. Ciò che finora non era mai stato dimostrato è che lo sbadiglio si trasmette più frequentemente e velocemente tra persone che condividono un legame empatico: amici, parenti stretti, innamorati. A fornire per la prima volta l'evidenza etologica che la trasmissione dello sbadiglio è una forma di «contagio emotivo» è uno studio condotto da Ivan Norscia ed Elisabetta Palagi, dell'Università di Pisa e dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Istc-Cnr) di Roma, pubblicato sulla rivista PlosOne.

Comportamento molto antico - Lo sbadiglio spontaneo, non sollecitato da altri sbadigli, è un comportamento evolutivamente molto antico, presente già nei pesci ossei che popolano il nostro pianeta da almeno 200 milioni di anni. A seconda del gruppo animale nel quale si ritrova, può indicare stress, noia, stanchezza o segnalare un cambio di attività, ad esempio dal sonno alla veglia e viceversa. «Lo sbadiglio contagioso - spiega Palagi - è un fenomeno completamente diverso, più moderno, dimostrato finora solo in alcune scimmie e nell'uomo e ipotizzato anche per animali con capacità cognitive e affettive sviluppate come il cane. Nell'essere umano normalmente lo sbadiglio può essere evocato da un altro sbadiglio entro 5 minuti».

Rigorosa raccolta di dati etologici - Lo studio, sostenuto anche dal Giardino zoologico di Pistoia, dal Parco zoo Falconara (An) e dal Parco zoo Punta Verde di Lignano Sabbiadoro (Ud), si fonda su una rigorosa raccolta di dati etologici, effettuata nel corso di un anno su più di 100 adulti e corrispondenti a oltre 400 coppie di sbadiglianti, osservati nei contesti più disparati: durante i pasti, sul treno, al lavoro. Le osservazioni, svolte in Italia e Madagascar, hanno coinvolto persone di diverse nazionalità e le coppie includevano persone tra loro sconosciute, conoscenti che si frequentano solo perché uniti da un terzo elemento comune, come il lavoro o un amico, amici che si frequentano per scelta, parenti stretti quali nonni/nipoti, genitori/figli, fratelli e compagni di vita.