18 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Enti locali | Sicilia

Lombardo si è dimesso, Sicilia al voto a ottobre

Come da impegno preso nelle scorse settimane con il Premier Mario Monti, il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo si è dimesso e la Regione tornerà alle urne con un anno di anticipo sulla scadenza naturale della cinquasettesima legislatura, l'ultimo fine settimana di ottobre: il 28 e il 29

PALERMO - Come da impegno preso nelle scorse settimane con il Premier Mario Monti, il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo si è dimesso e la Regione tornerà alle urne con un anno di anticipo sulla scadenza naturale della cinquasettesima legislatura, l'ultimo fine settimana di ottobre: il 28 e il 29.

Quattro anni di Governo - Il discorso di congedo del presidente uscente della Regione davanti all'Assemblea regionale , dopo quattro anni di governo con maggioranze diverse e sotto il peso delle difficoltà del bilancio della regione e dell'inchiesta giudiziaria su sue presunte frequentazioni mafiose, è durato una ventina di minuti Durante i quali il Governatore non ha dimenticato di sottolineare come la sua decisione abbia «una motivazione politica», quella cioè «di consentire ai siciliani di non essere considerati merce di scambio, e di autodeterminare il proprio futuro politico andando a votare il 28 e 29 ottobre. I partiti nazionali e l'autonomia - ha detto - sono ontologicamente incompatibili».

Sulle recenti voci relative all'imminente «crac» della Regione, Lombardo, ha ripetuto: «Si è gridato al fallimento della Sicilia, seguendo una tattica politica e mediatica disonesta e criminale. Anche per far abbassare il rating, per minacciare la povera gente, per insultare i nostri precari o i nostri forestali».

Infine, prima di congedarsi definitivamente dall'aula che lo vide presidente il 14 aprile 2008, Raffaele Lombardo ha auspicato che il percorso e l'azione riformista del suo governo possa continuare in futuro. Un iter che passa attraverso «un confronto duro con lo Stato. Di modo tale che - ha concluso -, o si instaura un rapporto pattizio, che è alla base dello Statuto speciale più volte calpestato, oppure si traggano le dovute conclusioni e si separino le nostre strade».

Campagna elettorale incerta - Mandato definitivamente in archivio il 57esimo governo regionale siciliano, adesso l'isola si prepara ad una campagna elettorale quantomai incerta, e con i diversi schieramenti che entro agosto giurano di serrare le fila e definire lo scacchiere delle candidature. L'appuntamento con le urne è fissato per il 28 e 29 ottobre ma, come lo stesso Lombardo ha lasciato intendere, non è escluso che la data possa essere anticipata ancora.