25 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Lotta alla mafie

Camorra, confiscati beni per 65 milioni al clan dei Casalesi

Il patrimonio confiscato è riconducibile a Gaetano Iorio, imprenditore attualmente agli arresti domiciliari per associazione camorristica. Provvedimento anche per il fratello di Michele Zagaria, Pasquale. Agguato a Melito di Napoli, ucciso un uomo

NAPOLI - Beni per 65 milioni di beni sono stati confiscati dal personale del Centro Operativo Dia di Napoli a tre esponenti del clan dei Casalesi. I due provvedimenti sono stati emessi, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Il patrimonio confiscato è riconducibile a Gaetano Iorio, imprenditore attualmente agli arresti domiciliari per associazione camorristica; all'imprenditore Pasquale Zagaria, fratello del capo clan Michele arrestato alla fine del 2011 dopo una lunga latitanza, detenuto per associazione camorristica e ad Aldo Bazzini, anch'egli imprenditore.

Iorio risulta essere un noto esponente dell'organizzazione criminale dei Casalesi, che fa capo a Francesco Schiavone detto 'Sandokan' (attualmente detenuto), egemone nella provincia di Caserta e nel basso Lazio. Per gli inquirenti, grazie a questa sua affiliazione al clan, nel giro di pochi anni, ha avuto una rapida ascesa imprenditoriale, sia nel settore dell'edilizia che in quello del calcestruzzo. Gli accertamenti patrimoniali hanno indicato un significativo incremento patrimoniale del suo nucleo familiare, soprattutto negli ultimi anni, subito dopo la fine degli obblighi imposti della sorveglianza speciale, concretizzatosi nell'acquisto di numerosi beni immobili e nella costituzione di diverse imprese, attive nel settore edilizio, tutti intestati alla moglie e ai suoi figli.

Agguato a Melito di Napoli, ucciso un uomo - Un uomo, Fortunato Scognamiglio di 28 anni, è stato ucciso in un agguato a Melito, grosso comune a nord di Napoli. Ancora da scoprire la dinamica dell'omicidio avvenuto poco dopo le 17.30 in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Secondo i carabinieri, che stanno indagando sul fatto, Scognamiglio potrebbe essere legato al clan degli «Scissionisti».
L'omicidio di questa sera è il quinto dall'inizio dell'anno nella zona di Melito, popoloso centro al confine con il quartiere napoletano Secondigliano, teatro negli anni scorsi di una sanguinosa faida tra il clan Di Lauro e gli Scissionisti per il controllo degli affari illeciti dell'area.