18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Mondo. Sudan

Darfur. HRW: «La guerra non è finita»

Oggi a Mosca si apre vertice su Darfur cui partecipano i rappresentanti di Sudan, Russia, Stati uniti, Cina, Francia, Regno unito e UE

KHARTOUM - La «guerra non è finita» nel Darfur, denuncia l'organizzazione per la difesa dei diritti umani, Human Rights Watch (HRW), contraddicendo le recenti affermazioni dei responsabili della missione di pace in questa regione dell'ovest del Sudan, teatro di una guerra civile.

«Nel Darfur gli scontri tra le Forze armate sudanesi guidate dal partito al potere a Khartoum e i ribelli e i bombardamenti alla cieca dimostrano che la guerra non si è conclusa», sottolinea l'organizzazione che oggi ha pubblicato un rapporto.

Sempre oggi si apre a Mosca una riunione sul Darfur cui partecipano i rappresentanti di Sudan, Russia, Stati uniti, Cina, Francia, Regno unito e Unione europea.

Il responsabile uscente delle operazioni militari della FOrza Onu-Ua (Unamid) in Darfur, Martin Luther Agwai, aveva affermato a fine agosto che la fase di guerra era terminata: secondo le ultime stime Onu in Darfur sono morte 300mila persone e 2,7 milioni sono state costrette ad abbandonare le loro case.

Human Rights Watch ha anche esortato le autorità sudanesi ad impegnarsi nelle riforme per garantire il rispetto dei diritti fondamentali in vista delle elezioni nell'aprile 2010 e ha chiesto loro di mettere fine «agli arresti arbitrari» degli attivisti dell'opposizione. «Il Sudan è a un crocevia», scrive HRW, «può decidere di rispettare al meglio i suoi impegni o permettere che la situazioni si deteriori con le pratiche repressive», sottolinea Georgette Gagnon, direttore dell'organizzazione per l'Africa, (con fonte afp)