19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Adiconsum: «bene Mr prezzi»

Introdurre il costo/secondo ed eliminare lo scatto alla risposta

«Lo scatto alla risposta premia l’inefficienza: occorre abolirlo»

ROMA - Da anni ripetiamo e chiediamo all’Agcom di stabilire un criterio unico per la comparazione delle tariffe telefoniche. In assenza di ciò, i piani tariffari in Italia sono tra i più vari e fantasiosi, con l’unica finalità di rendere impossibile un confronto in modo semplice e trasparente delle tariffe. Se non c’è comparazione, anche la concorrenza è formale.

Apprezziamo – dichiara Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum - le affermazioni del nuovo Mr Prezzi sull’esigenza di definire il costo/secondo per la telefonia. Questa decisione è in linea con una scelta storica che ha previsto nel passato l’obbligo per i prodotti a peso del costo al kg, per i liquidi del costo al litro, per l’energia il costo a kW, per i prodotti a lunghezza del costo al metro. Ma per la telefonia è una giungla.

Ed è questa giungla che occorre rimuovere. Da anni Adiconsum ha posto ripetutamente questo problema all’Agcom, la quale si è trincerata dietro risposte formali.

Stabilire il costo al secondo è un principio che non lede la concorrenza anzi la migliora.

Ogni operatore sarà poi libero di stabilire la tariffa che vuole.

Per una reale concorrenza occorre, quindi, eliminare i vari criteri che oggi vanno dal costo/minuto al costo/secondo e soprattutto occorre eliminare il costo dello scatto alla risposta. Lo scatto alla risposta è, infatti, un premio all’inefficienza, perché legato alle cadute di linea. Risultato: il costo della telefonata raddoppia. Trattandosi di un «fenomeno» presente solo nel nostro Paese, ma non negli altri, Adiconsum ritiene le cadute di linea siano delle vere e proprie scelte programmate.